Alessandro Meluzzi, da chierichetto di Berlusconi a vescovo ortodosso
Alessandro Meluzzi, psichiatra e criminologo spesso in tv (specialmente a Quarto grado su Rete4), dopo essere stato ordinato prete ortodosso otto mesi fa, è diventato vescovo d’una minuscola comunità col nome di Alessandro I. "Non ho sottoscritto nessun atto di abiura della Chiesa cattolica", spiega Meluzzi. "Ma la Congregazione per la dottrina della fede ha decretato che io non potevo essere diacono cattolico, attività che già svolgevo provvisoriamente. Questo perché anni addietro mi ero iscritto alla massoneria. Per la gerarchia cattolica si è massoni per sempre e dunque in stato di peccato grave, benché io fossi da tempo massone “in sonno”, cioè autosospeso. Sono stato costretto a trovare un’alternativa per proseguire nella mia vocazione". Meluzzi si racconta in un lungo articolo corredato di foto sul settimanale "Oggi".
Criminologi da talk-show
E ora non negateci Roberta Bruzzone Papessa! Se la via per conquistare la mazzarella da Alto Prelato passa per la nuova professione di "criminologo da telecamera", la Bruzzone, coi suoi capelli sapientemente "scalati" e sempre più velinosi, e col suo abbigliamento sempre più in stile sadomaso, non dovrebbe avere rivali nella gara a Pontefica Maxima... Una storia esemplare.
Roberta Bruzzone, dalla macchina della verità al caso Scazzi
Roberta Bruzzone, dalla macchina della verità al caso Scazzi - Roberta Bruzzone ha lavorato anche nella trasmissione "Buona Domenica" condotta da Maurizio Costanzo.
BUONA DOMENICA - Un altro volto noto della criminologia italiana, Roberta Bruzzone, arriva invece dall’edizione di Buona Domenica di Costanzo, dove sottoponeva i vip ospiti alla 'macchina della verità', esperienza poi ripetuta nel reality game La Talpa 3 condotto da Paola Perego.
LA SCENA DEL CRIMINE - La notorietà le è arrivata con la conduzione de "La scena del crimine" sul canale 877 di Sky e "Donne mortali" su Real Time.
SCONTRO CON MISSERI - Già consulente per la strage di Erba, è stato il caso di Avetrana ad aver consacrato la psicologa e criminologa ligure, che all’indomani del delitto sedeva in tivù ad analizzare i profili dei vari protagonisti, definendo Michele Misseri «pedofilo e assassino», salvo poi vedersi affidato il ruolo di consulente della difesa proprio dell'uomo.
LE ACCUSE DI GRASSO - In seguito fu chiamata a testimoniare contro Michele, dichiarando che lui, durante un colloquio in carcere, accusò dell'omicidio sua figlia Sabrina. Di rimando, Misseri ha poi accusato la psicologa e il suo legale di aver fatto pressioni perché accusasse la ragazza. È proprio durante il polverone del caso Avetrana che Aldo Grasso scrisse che Bruzzone «entra ed esce dalle carceri e dagli studi televisivi come fossero la stessa cosa, non distingue la realtà dalla rappresentazione».
(Fonte: Lettera43)