"Non ci sono diritti se non sono per tutti". La lezione di Di Vittorio
Creato il 06 novembre 2014 da Francesco74
“A quasi 60 anni dalla sua morte,
Giuseppe Di Vittorio resta la personalità e l’intelligenza più importante del
sindacato italiano. Dal suo esempio, ancora oggi, possiamo e dobbiamo ripartire
per essere motore di riscatto e di sviluppo del paese”. Sono queste le parole
con cui Marco Brigatti, segretario Spi Cgil di Lecco, lunedì 3 novembre ha
ricordato Giuseppe Di Vittorio nel 57esimo anniversario della morte del grande
sindacalista di Cerignola. Lo ha fatto a Lecco, la città dove Giuseppe Di
Vittorio morì il 3 novembre 1957. L’iniziativa, con il convegno su “L’attualità
del pensiero di Giuseppe Di Vittorio”, è stata ospitata negli spazi del
Politecnico di Lecco. Al convegno ha partecipato ed è intervenuta una delegazione
dello Spi Cgil di Foggia guidata dal segretario provinciale Franco Persiano.
“E’ stata una grande iniziativa – ha dichiarato Persiano – La testimonianza di
Giancarla Pessina, che era presente al comizio in cui Di Vittorio si sentì
male, è stata commovente e piena di significati. Mi ha particolarmente colpito
la presenza di tanti studenti universitari, oltre alla grande partecipazione di
pensionati e delegati dei lavoratori. Ai saluti del sindaco di Lecco, Virginio
Brivio, è seguito proprio l’intervento di Franco Persiano. “L’attuale contesto sociale, politico e culturale del nostro paese – ha
spiegato il segretario dello Spi Cgil Foggia - ci deve spingere a riprendere il
messaggio di Di Vittorio sulla cultura, sui diritti, sull’autonomia del
sindacato, sulla onestà politica edirittura morale in particolar modo. E’ questo il messaggio che la Cgil
di Foggia, lo SPI e l’Associazione Casa Di Vittorio hanno inteso proporre più
volte alla riflessione pubblica in occasione dell’annuale ricorrenza della morte
di Giuseppe Di Vittorio”. L’iniziativa è stata arricchita dalla testimonianza dell’ex
sindaco di Cerignola, Matteo Valentino, promotore
dell’associazione Casa Di Vittorio, e dalla lectio magistralis di Carlo Ghezzi,
della Fondazione di Vittorio. “E’ significativo che l’appuntamento di Lecco sia
stato ospitato in un luogo che coniuga al presente e al futuro la conoscenza e
lo sviluppo del paese”, ha aggiunto Persiano. “Il
sapere e la cultura sono strumenti di riscatto sociale e di emancipazione, architravi
del pensiero e dell’azione di Giuseppe Di Vittorio”. L’esercizio della memoria,
dunque, non come momento rituale ma opportunità di riflessione e analisi
rispetto all’attualità, alle sfide di oggi che devono essere dell’intero Paese,
pena la crescente esclusione sociale e il complessivo impoverimento economico e
culturale. In questo senso, le parole del grande sindacalista cerignolano sono
attualissime: “Gli interessi che rappresentano e difendono i sindacati dei
lavoratori”, disse Di Vittorio, “sono interessi di carattere collettivo e non
particolaristico o egoistico; interessi che in linea di massima coincidono con
quelli generali della nazione”. Non è mai accaduto, e non può accadere ai
liberi sindacati dei lavoratori, di avere interessi contrari a quelli della
collettività. I sindacati dei lavoratori, è stato ribadito durante il convegno,
rappresentano interessi vasti e vitali della grande massa dei cittadini non
abbienti, che lo Stato democratico ha il dovere di difendere e tutelare. “Queste
riflessioni di Giuseppe Di Vittorio – ha concluso Persiano - sono una grande
risposta a chi oggi considera il sindacato Confederale un arnese vecchio, a chi
vuole sottrarre al sindacato il suo ruolo di soggetto politico di
contrattazione con il governo, le Regioni e gli Enti Locali, per gli interessi
generali dei cittadini”.
Info: www.spicgilfoggia.it - www.cgilfoggia.it - www.spicgilpuglia.it