Ieri sera sono stata a cena fuori coi colleghi.Al ritorno eravamo in auto in 3, tra cui una ragazza giovane, neolaureata, arrivata da poco.Visto che la sua laurea, anche se assunta con altre mansioni, ha molto a che vedere col lavoro che faccio io, (pianificazione della domanda) le propongo quando ha tempo di passare un po' da me che le faccio vedere un po' di cose (è il bello del posto dove lavoro, ciò è apprezzato e non visto come uno sconfinamento).Lei naturalmente è contenta e comincia a raccontarmi che a scuola così, all'università colà, giustamente cerca lei di insegnarmi e questo mi fa sorridere.
Mi fa sempre sorridere la presunzione della gioventù. Sarà che io fin da ragazzina ero saccente assai. Sarà che avere per casa un dodicenne ti tiene allenato, ma io non dimentico mai che quando sei giovane gli adulti ti sembrano vecchi e soprattutto ritieni che non capiscano una beata fava.Cosicché non le ho ricordato che quando lei è nata, già io versavo i contributi, ma l'ho lasciata parlare perché spesso ci si fossilizza nella convinzione di sapere ed invece io sono un'accesa sostenitrice di largo ai giovani.
Poi stamattina, dopo un corroborante caffè di gossip con la Gina-fotografa, mentre galleggiavo beata, ci ho ripensato. Una delle cose che mi piace di più del floating è che libera la mente ed i pensieri, che vagano così in ogni direzione.Spesso è difficile comunicare con i giovani e gli adolescenti e quando parlo con PdC o con altri ragazzi non mi metto mai in competizione con i coetanei. Però nel consigliare di confidarsi anche con adulti di fiducia e non solo con gli amici, ricordo sempre loro che noi adulti non siamo migliori, abbiamo solo un vantaggio, che abbiamo più esperienza e questo ci permette di avere possibili soluzioni a problemi che magari per loro sono nuovi.E' un approccio vincente perché da un lato dai loro pari dignità, dall'altro non ne fai una questione di "perché l'ho detto io" o "sei troppo giovane, che ne vuoi sapere" infine perché è vero, se sei sveglio lo sei da giovane come da adulto e se non lo sei, spesso non lo diventi, l'unica differenza è che più hai visto e più puoi discernere.Rivedo molto di me, a volte anche irritante, in Ciccio dodicenne (domani!). Rivedo la voglia di affermarsi, la voglia di essere capiti e creduti, la voglia di usare il sapere, poco o tanto che si ha.
E spesso replico con i neoassunti ai primi impieghi, lo stesso approccio che ho con lui.Perché sta storia del "non ha esperienza" è un po' una palla, l'esperienza si fa, se te la lasciano fare.Se c'è la voglia di costruire e se qualcuno al lavoro, oltre ad insegnarti processi, sistemi e procedure, ti trasmette la cultura del lavoro, la passione e tutte quelle cose che non si trovano in nessun manuale.E ti lascia fare.
Un po' come quando sei per strada ed inveisci contro queste auto con la P dietro o le autoscuole, perché son lenti ed imbranati. Ma se uno si esercita solo nelle zone industriali, come fa ad affrontare una strada vera quand'è il momento?Oppure quando sono andata da Intimissimi e mi viene incontro una ragazzetta giovane e prima che io parta con la mia solita litania arriva la responsabile del negozio e le dice "Allora, la signora ha una quarta abbondante ma vuole reggiseni leggeri, niente imbottiture, niente preformature, al massimo un ferretto" (ammetto quella della quarta abbondante l'ho messa lì per aumentare la platea di sesso maschile :D).La ragazza era al suo secondo giorno di lavoro, non trovava le coppe C, aveva sbagliato la tonalità colore, ma la sua responsabile paziente la riportava sempre nella giusta direzione. Io pure avevo tempo, abbiamo fatto con calma e quando sono uscita mi sono girata e thumbs up! le ho detto "sei andata alla grande". Lei è diventata tutta rossa, le colleghe si son messe a ridere, io sono uscita con i miei reggiseni modello Daniela, che me lo ricorderò perché è un nome che odio, che stronza era.Ci vogliono quelli che ad un corso mille anni fa definirono gli strokes positivi. I riscontri. La fiducia, l'incoraggiamento.Nessuno nasce imparato e se ci dicono cosa è giusto, oltre che cosa è sbagliato, si impara prima.
Qualche giorno fa con il mio capo stavamo preparando un report per il management e ci chiedevamo (parlando di un altro giovane collega) se fosse più giusto dire nonostante o malgrado la giovane età, ha fatto bene questo e quest'altro. Mica è una colpa essere giovani. Mica è una garanzia essere avanti con gli anni.
Ecco perché ieri sera sorridevo, perché va bene così e perché spero che quando sarà il turno di PdC trovi anche lui qualcuno che gli da fiducia, che veda anche il potenziale e non solo il presente, che nonostante/malgrado la sua giovane età abbia voglia di costruire futuro e non solo di preservare passato.
Sennò, vedo tempi duri per tutti.