Non e’ un paese per persone normali

Creato il 26 marzo 2013 da Speradisole

NON E’ UN PAESE PER PERSONE NORMALI

«Sono stata rapita or ora dalla streaming di Grillo e dei suoi amici e sono veramente atterrita. Vorrei piangere, vorrei scappare molto lontano, vorrei non sentirmi italiana, vorrei non aver mai scoperto tutto questo. Vorrei stringere la mano a Bersani, a Grasso alla Boldrini e a tutti quelli che nel Pd si stanno scervellando in questi giorni per cercare di rendere più vivibile il Paese. Ma resto in silenzio, guardo consumarsi il martirio in Tv, in streaming.».

Sono parole scritte da Simonetta Verla allo psichiatra e psicoterapeuta Luigi Cancrini, che risponde alle lettere dei lettori sul quotidiano l’Unità.

Il medico risponde così:

«Quello che più di tutto è costato a Bersani, in campagna elettorale, è stato il suo presentarsi come una persona e come un politico «normale», come una persona saggia per cui l’unico rinnovamento possibile si sviluppa nella continuità: correggendo gli errori e valorizzando quello di buono che si è fatto in precedenza. Quella che più gli nuoce in questa fase è la chiarezza senza retropensieri del programma, la tendenza ad anteporre le cose da fare alle trame, elettorali o strategiche, lo sguardo rivolto al bene comune invece che alla convenienza personale. Armi spuntate, apparentemente, contro avversari assai più cinici e manovrieri di lui. Ad un potere «assoluto» pensano Grillo ed i suoi, infatti, fantasticando elezioni in cui tutti saranno costretti ad «arrendersi» alla forza di un movimento «che esige ma non tratta», mentre ad un’amnistia o a un salvacondotto per sé pensa Berlusconi. Rimasto solo a difendere l’idea per cui il fine non giustifica i mezzi, Bersani probabilmente non ce la farà. Quello che piace di più a tanti (troppi) giornali ed elettori è il protagonismo del leader da palcoscenico. Con lui, per fortuna, non è disponibile».

Mi associo alle parole dello psichiatra e come Simonetta scrive, nella sua lettera, vorrei anch’io stringere la mano a Bersani,a Grasso e alla Bordini per dire loro di andare avanti, di fare tutto il possibile, magari miracoli, per questo paese. Abbiamo bisogno della loro «normalità», della loro capacità e dei loro ideali, per salvare il Paese e renderlo più vivibile per noi e per i nostri figli.



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