“La grande maggioranza dei cittadini si rende conto che la situazione della viabilità sul cavalcavia di viale Brigata Ravenna, così com’è, è insostenibile”, hanno dichiarato gli “Amici della bici”. ”A parte i provocatori e gli avvinazzati spinti, tutti si rendono conto della gravità del problema e della pochezza della classe dirigente, di tutti i colori, che – a fronte di un problema cruciale come quello del collegamento tra un quartiere di 20.000 abitanti e la città – non è ancora riuscita a decidere un intervento risolutivo”.
Secondo l’associazione dei ciclisti, la soluzione al problema cavalcavia sarebbe anche molto semplice: basterebbe trovare un accordo con RFI e prolungare di qualche decina di metri – dotandolo di uno scivolo – il nuovo sottopasso da mesi in costruzione in stazione, e farlo arrivare oltre i binari. “Le associazioni di cittadini lo hanno proposto. Ma forse sarebbe stato troppo semplice; e magari anche “troppo economico”; e poi era una proposta che non veniva da qualche amico al bar; quindi, come soluzione, impraticabile.
Resta il fatto che decine e decine di persone ogni giorno percorrono quel tratto di strada in condizioni subumane, costretti a infrangere le regole sperando di salvarsi la pelle”.
Non è infatti una novità il fatto che il ciclista alessandrino sia costretto a fare i salti mortali per districarsi nel traffico folle della città. Il centro (ma anche circonvallazione, vie secondarie e zone di periferia) sono stati letteralmente consegnati alle automobili, facendo di Alessandria un centro urbano in funzione delle quattro ruote. I ciclisti, da parte loro, seppur non sempre impeccabili nelle loro manovre, sono quelli che da tempo ormai lamentano questa scomoda situazione. Piste ciclabili, “bike sharing”, zone a traffico limitato ed iniziative di sensibilizzazione non sono sufficienti- affermano.”Nonostante alcuni risibili – e a volte ridicoli – provvedimenti di facciata”, chiosano gli “Amicidellabici”, “lo sviluppo della mobilità ciclabile continua a essere di fatto ostacolato; e l’inquinamento dell’aria continua a mietere ogni anno decine di vittime; e la qualità della vita e della coesistenza tra gli abitanti di questa città sta paurosamente degenerando”.
Non è una città per ciclisti. La denuncia degli “Amici della bici”
Creato il 11 ottobre 2011 da LapulceonlinePossono interessarti anche questi articoli :
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