Come avrebbe potuto, d'altra parte, una rete televisiva, in cui a condurre il telegiornale c'era Emilio Fede, attirare l'attenzione dei giovani?
Le rare volte che sul 4 passava un cartone animato era sempre e comunque una serie disegnata direttamente all'epoca della scrittura cuneiforme, i cui titoli di coda venivano brutalmente tagliati per dar spazio all'ennesima replica delle soap di seconda mano riciclate da canale 5.
Ciò che invece ora come ora mi stupisce è che, dopo tanto penare per un'infanzia libera dai tormenti soporiferi di rete 4, io ne sia divenuta una paladina pronta a difenderla a spada tratta.
Certo, tutt'ora non lo definirei il canale di punta per l'intrattenimento famigliare, ma gli riconosco un grande merito che ben poche altre reti possono vantare: Rete 4 é da sempre il principale divulgatore di film di alta qualità.
Se vuoi distaccarti dalla mediocrità della programmazione filmica del palinsesto televisivo italiano, allora Rete 4 è la scelta che fa al caso tuo. I Bellissimi di Rete 4, infatti, sono il motivo per il quale la mia stima nei confronti di questo canale televisivo non vacilla nemmeno di fronte agli artefatti calci rotanti di Chuck Norris.
La routine consolidata e inalterata negli anni mi rassicura ogni volta e mi regala un senso di pace che dura dall'entrata in campo bianco di Emanuela Folliero, che declama trama e curiosità sulla pellicola, fino ai titoli di coda della stessa.
Chi ama il cinema sarà d'accordo nell'affermare che i più bei titoli mondiali dell'universo di cellulosa passano in rotazione su questo canale.
Cult che hanno scritto la storia del cinema disponibili in chiaro per un pubblico ingrato che nonostante l'evidenza taccia ancora questa rete di essere noiosa e degna di essere definito un canale badante.