Non fare di me un idolo. Mi brucerò.

Sarà che in questo periodo le cose non mi vanno troppo bene.
Che sono quattro settimane che aspetto un cazzo di modem che non arriva.
Che le ultime serate sono state abbastanza noiose.
Che basta sbronzarsi una sera per diventare improvvisamente simpatici.
Che troppo spesso i discorsi non dicono niente.
Che è più comodo abituarsi a rispettare le convenzioni.
A sorridere per levarsi dall’imbarazzo.
Ad essere sempre meno sinceri.
Sempre più come tutti gli altri.
Ad imitare i gesti altrui.
Con la camicia bianca e la cravatta blu.
E ricordate che tutto va come va.
Ma non va.
Non va.
Il mondo va a puttane.
La Grecia va a puttane.
L’Italia va a puttane.
Io andrò  a puttane.
Chi c’è c’è.
E chi non c’è non c’è.
Chi se ne fotte.
Chi è stato è stato.
E chi è stato non è.
Che uno può fare quel cazzo che gli pare.
Se conti, la tua voce conta.
Se non conti un cazzo, non ti sente nessuno.
Lavori come uno schiavo e nessuno ti paga.
E se conti ancora di meno, lavori anche 17 ore al giorno e non vedi mai la luce del sole.
O spali merda e veleno.
Ma queste cose già le sapete.
Tutto va come va.
Ma non va.
Non va.
E lo sapeva ancheLindo Ferretti.
Prima di andarsene a puttane anche lui, definitivamente.