Non fatevi illusioni sulle dimissioni del bandito

Creato il 09 novembre 2011 da Slasch16

La gioia dell’elefantino durerà poco, giusto il tempo di finire le arachidi, l’editoriale di oggi ne è l’esempio ma non illudiamoci che l’uscita di scena del piduista sia democratica e rispettosa della Costituzione metterà il tritolo sotto e dentro i pilastri della Costituzione.
Francamente non credo nemmeno alle sue dimissioni, conoscendo il soggetto appena approvata la legge di stabilità, magari con qualche voto in più per un malinteso dovere verso il Paese, avrà la faccia tosta di rimangiarsi quello che ha promesso al Presidente della Repubblica.
Per lui promettere la luna agli elettori nel salotto del servo fedele, Bruno Vespa, o promettere le dimissioni a Napolitano avranno la stessa conclusione, non manterrà niente, penserà come sempre e solo ai suoi interessi.
La manovra di stabilità sarà una panettone con i canditi, l’uvetta e le bucce d’arancia ed il fornaio è già al lavoro per preparare l’impasto.
Alludo a Ghedini, forse anche Paniz gli darà una mano, ed il panettone oltre agli ingredienti richiesti dall’Unione europea avrà, ben mimetizzati, i canditi che servono a lui per sfuggire alla giustizia e rendere impotente la magistratura nei suoi confronti.
E’ l’unica cosa che interessa al bandito piduista ed alla sua degna figliola, che pur non avendo la tessera, in quanto le iscrizioni sono chiuse da tempo, è più piduista e carogna del padre.
Napolitano, l’opposizione stessa, ci tengono ad una manovra che dia credibilità all’Italia ed alle nostre istituzioni ma le insidie nascoste nel pacchetto saranno, per la democrazia, più devastanti della crisi economica.
Si deve avere il coraggio, l’intelligenza, i nervi saldi, per non far passare in Parlamento una legge di stabilità che sia un cavallo di Troia con la pancia piena di proposte che tendano a proteggere il piduista dalla Giustizia e come ultima istanza a difesa della Costituzione.
Se passasse ugualmente, grazie a qualche venduto dell’ultima ora, sarebbe doveroso, utile e necessario che il Presidente Napolitano non firmi una porcata del genere.
Il bandito piduista è inaffidabile ed antidemocratico, ha un faccia tosta ed una spudoratezza seconda solo a quelle della figlia ed è capace di tutto.
Del Paese, della crisi, non gli può interessare di meno, a lui interessano le sue aziende, l’immunità dai suoi guai giudiziari e salvaguardare i suoi capitali accumulati illegalmente, per il resto per lui, sua figlia maggiore, e tutto il resto della parentela e degli amici fidati della mafia e della P2, alludo a Cicchitto, Verdini, Dell’Utri, Confalonieri e compagnia bella l’Italia può andare tranquillamente a fondo, insieme alla padania dei suoi alleati in competizione con lui nella corsa al peggio dell’etica e della morale ma sempre arrivati secondi, i leghisti.
Se ci salveremo sarà grazie all’Unione Europea, grazie per modo di dire perchè le imposizioni proposte sono, sul piano economico e dei diritti, devastanti per la classe media e le più deboli ma non possono permettersi di lasciarci andare a fondo, affonderebbe anche l’Europa.
Noi non siamo la Grecia. La Grecia è un pallino di piombo, non basta per affondare l’Europa, noi siamo una cartucciera carica di pallettoni per fucili a pompa.
Occhio ai colpi di coda, è troppo presto per darlo finito e ci lascerà un Paese come la Berlino di Hitler. Distrutto.
Ogni giorno in più che passa al comando ci costa 100 miliardi di euro, è la prova più evidente  che del Paese non gliene frega niente.
Se non è una riedizione della repubblica di Salò è una edizione del regime di Arcore. 


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