Mio papà quest’anno ha dovuto fare l’operazione alla cataratta a entrambi gli occhi. I problemi alla cataratta però non colpiscono solo le persone di una certa età: sono infatti fonte di disturbo per diversi bambini e persone giovani nelle zone più povere del mondo.
C’è un’associazione tedesca che si occupa di reperire donazioni per permettere a persone nei paesi poveri con problemi alla cataratta di tornare a vedere in modo normale.
La Christoffel-Blindenmission (CBM) non si prende però solo cura di persone aventi disturbi alla cataratta. E’ un’organizzazione cattolica internazionale che si occupa dello sviluppo e il cui obiettivo principale consiste nel migliorare la qualità di vita delle persone più povere che sono disabili o rischiano di diventarlo.
I partner CBM in Asia, Africa, America Latina ed Est Europa offrono servizi preventivi, curativi, educativi e riabilitativi di alta qualità. Aiutano tra l’altro a diminiuire la povertà e a far sì che le persone colpite possano comunque restare indipendenti. Questo avviene in 81 paesi con 749 progetti.
La filosofia della Christoffel-Blindenmission è quella di creare un mondo nel quale le persone disabili abbiano le stesse chance e gli stessi diritti di tutti gli altri e possano vivere libere dalla malattia e dalla povertà.
Leggendo un opuscolo e informandomi sul sito io ho sentito l’esigenza di fare qualcosa. Essere disabile e povero allo stesso tempo è ingiusto.