La trama (con parole mie): Dave Lyons ha perso l'udito da otto anni, vive da solitario e rimpiange i tempi precedenti alla fine del suo matrimonio. Quando assume nella sua edicola Wally Karue, che perse la vista a seguito di un incidente, tra i due scatta subito un'amicizia pronta a permettere al primo di vivere la vita con maggiore ironia ed al secondo di manifestare maggiore fiducia in se stesso.
Testimoni involontari di un omicidio, ricercati dalla polizia così come dai due killer responsabili del crimine, gli ormai inseparabili amici dovranno ingegnarsi e sfruttare le loro abilità così come i loro handicap in modo da risolvere il caso, consegnare i colpevoli alla Giustizia ed evitare di finire a concimare le piante.
Ai tempi della scoperta del Cinema e delle videocassette consumate insieme a mio fratello, Non guardarmi: non ti sento divenne uno dei cult indiscutibili dell'allora casa Ford, visto e rivisto allo sfinimento dalle risate fino alle lacrime per gli irresistibili duetti dei due protagonisti - veri e propri mostri sacri del genere come Gene Wilder e Richard Pryor - al seno strarifatto di Joan Severance - nonostante la famosa scena dell'asciugamano lasciato cadere fosse una delle più usurate della cassetta, ai tempi -.
Onestamente potrei ancora citarlo a memoria, ed avere l'occasione di rivederlo con Julez è stato davvero un gran bel regalo, considerato che ancora una volta ci siamo ritrovati con le mani sulla pancia in momenti come l'esilarante confronto con la poliziotta addetta alle foto segnaletiche: in fondo, parliamo di una delle pellicole cui voglio più bene di quel periodo, nonostante l'ovvia irrealtà dello script ed una seconda parte più action decisamente non all'altezza della prima, dedicata principalmente allo svilupparsi dell'amicizia tra Dave e Wally.Ancor più onestamente potrei passare ore a riproporre i siparietti tra i protagonisti in compagnia di mio fratello o di Dembo senza annoiarmi un secondo, omaggiando un'epoca che ora, purtroppo per gli spettatori, pare essere finita nel dimenticatoio, e consigliare un recupero immediato per qualsiasi scellerato cinefilo che non avesse mai posato gli occhi su questo gioiellino dell'intrattenimento.
Il fatto è che oggi si celebra, mio - e di Sylvester Stallone - malgrado, il compleanno di Kevin Spacey, ai tempi relegato a figura secondaria - interpretò, poco più che trentenne, il sicario Kirgo, spalla della già citata Joan Severance - nonchè segnato da qualcosa che non si è capito se essere un bozzo, un alieno presente sul suo zigomo sinistro o la prima vittima di quello che sarebbe stato il serial killer psicopatico di Se7en che probabilmente venne pagato come fosse un suo assistente.
Inutile che io stia qui a spiegarvi che senza dubbio il buon Sly avrebbe potuto interpretare il ruolo del suddetto Kirgo con una fisicità ed una prestanza decisamente più importanti, e che soltanto l'aura da sfigatino del buon Kevin ha permesso a quest'ultimo di spuntarla - del resto, non sarebbe stato affatto credibile vedere Rocky Balboa messo al tappeto da un cieco, come se non bastasse piuttosto magrolino -.
Inutile anche che io stia qui a sottolineare che lo Stallone Italiano avrebbe potuto senza troppi problemi incantare nel ruolo di Richard Pryor, ma che il fatto che non fosse afroamericano fu un ostacolo insormontabile, o in quello di Gene Wilder, ma la differenza di altezza con la Severance sarebbe stata troppo evidente e le scarpe con il rialzo progettate per Berlusconi erano ancora in fase di sperimentazione.
Inutile anche affermare che il leggendario Sly se la sarebbe cavata decisamente meglio di Arthur Hiller dietro la macchina da presa, ma nel corso di quell'anno fu troppo impegnato per le riprese e la promozione di due perle come Tango e Cash e Sorvegliato speciale.
Insomma, per dirla tutta, Non guardarmi: non ti sento, già cult, con la presenza di Sylvester Stallone sarebbe senza dubbio diventato un supercult.
Così come il Kevin Spacey Day sarebbe stato molto più efficace se fosse stato un Sylvester Stallone Day.
Partecipano al Kevin Spacey Day, che avrebbe dovuto essere il Sylvester Stallone Day:
50/50 Thriller
Cinquecentofilminsieme
Combinazione casuale
Cooking Movies
Director's Cult
Ho voglia di cinema
Il Bollalmanacco di Cinema
In Central Perk
Montecristo
Pensieri Cannibali
Scrivenny
Triccotraccofobia
Viaggiando (meno)
"'Cause, I think I'm goin' blind
and i know how it should be, yeah'
'Cause, I think I'm goin' blind
and i know how it should be, yeah'."
Kiss - "Goin' blind" -