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Non guardate l’Europa che affonda, ma Cassano che parla di froci

Creato il 13 giugno 2012 da Nicola Spinella @ioparloquantomi

Infelice battuta di FantAntonio, ai margini della conferenza stampa degli azzurri impegnati ad Euro2012.Non è mica un bocconiano, di quelli tanto in voga di questi tempi in cui l’Europa è divisa tra i campi di gioco e il capezzale della moneta unica. E’ un calciatore, neanche tra quelli più istruiti e culturalmente progrediti: l’ideale in tempi in cui servono capri espiatori per distogliere l’attenzione dai problemi che contano.

E’ una conferenza stampa, in cui i giornalisti non perdono occasione per strappare facili sensazionalismi. La frase, per quanto si provi a ricamarvi sopra, non è una frase che sprizza omofobia. Semmai, un pizzico di ignoranza che può riconoscersi a chi ha vissuto situazioni ai margini dell’indigenza e della legalità.

La domanda del giornalista, sulla presunta presenza di omosessuali in nazionale paventata da Alessandro Cecchi Paone, scatena in primis le risa dell’eroe di Bari vecchia. Si aspettava la domanda, Cassano, pur essendo palesemente impreparato a fornire una risposta esauriente e politicamente corretta. I guai della comunicazione, potremmo dire, e di chi non lo ha indirizzato verso una risposta che prestasse un po’ meno il fianco ad attacchi strumentali.

Sghignazza Fantantonio: li definisce “froci” col candore e la naturalezza di chi non conosce altre parole per descrivere una condizione umana. Non li considera un suo problema, spera che non ce ne siano tra gli azzurri ma se ce ne fossero non sarebbe un “problema suo”. L’omosessualità ridotta al rango di problema.

E’ un difetto culturale e nulla più, e questo emerge chiaramente quando ripete più volte quella parola, senza rendersi conto delle implicazioni negative che la stessa contiene. Non è nemmeno un sintomo di intolleranza: lo stesso attaccante del Milan si è dichiarato successivamente lontano dalle posizioni omofobe che la stampa vorrebbe cucirgli addosso. Spera che non ci siano gli omosessuali in nazionale, probabilmente in ossequio a quell’atteggiamento di chi ostenta machismo, molto diffuso nei quartieri popolari, quelli in cui ti chiamano “frocio” se ti azzardi a guardare la marca dei jeans del compagno di giochi. Quei quartieri in cui la mortalità scolastica è a livelli da ecatombe.

In fondo Cassano è solo un calciatore che si è espresso secondo il suo paradigma culturale che, ci dispiace ammetterlo, è limitato da estrazione e pregiudizi. E se è vero che le parole assumono autorità differente secondo la personalità da cui promanano, quelle di Cassano vanno prese esattamente per quello che sono: una “cassanata” e niente più.

Non guardate l’Europa che affonda, ma Cassano che parla di froci

da accusatore ad icona gay? Antonio Cassano al centro delle polemiche per le dichiarazioni sull’omosessualità presunta di alcuni calciatori della nazionale.


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