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“Non ha davvero senso fare alcunché nella vita perché tutto finisce in un batter d’occhio e all’improvviso arriva il rigor mortis” [Grand Budapest Hotel]

Creato il 21 settembre 2014 da Achiara84 @madamaAly

Eh sì, io ai film ci arrivo sempre dopo.

Stavolta neanche tanto visto che è uscito solo ad aprile nei cinema italiani.

Chi ha visto un film di Wes Anderson prima di questo, sa che non deve aspettarsi un film “normale” né un filo logico coerente.

E questo film di certo non fa eccezione.

Con un cast stellare, mantiene le promesse. E parla di guerra, di morte, di solitudine e di epoche amare, parla di amore e lealtà. E parla della sottile arte del narrare. Inizia con un libro, e con un libro finisce. Da Zweig, scrittore degli anni 20 e 30 che ha visto le sue opere andare in fiamme per mano dei nazisti, prende inizio questo film, Anderson stesso ha detto di “aver rubato a Zweig”.

Se Adrien Brody è in lizza per conquistare il mio cuore, dopo aver interpretato Dalì per Woody Allen, con questo Dmitri ipercattivo e ipernero, Ralph Fiennes è assolutamente “nella parte”, biondo, avvenente, con un’aria di decadentismo e di epoche passate, tanto passate da farle rimpiangere.

Amaro come fondi di caffè, questo film riesce a lasciare la sensazione positiva e dolciastra di aver visto un capolavoro della narrazione visiva.

Forse perché sempre e comunque positivo, forse perché anche quando racconta le brutture non lo fa mai in maniera cinica, ma come contraltare obbligatorio di ogni cosa bella, o forse viceversa.

Per chi ama Wes Anderson. Per chi non l’ha mai visto e ama le trame rarefatte e gli intrecci perfetti.

Per chi non si fida tanto della logica umana. Che davanti a certe cose non serve a nulla.

“Vedi, ci sono ancora deboli residui di civilizzazione rimasti in questa barbara carneficina che un tempo era conosciuta come umanità. Ed è proprio quel che noi cerchiamo di offrire con il nostro umile, insignificante… oh, chi se ne frega!”

 

“Non ha davvero senso fare alcunché nella vita perché tutto finisce in un batter d’occhio e all’improvviso arriva il rigor mortis” [Grand Budapest Hotel]

Credit to http://showacleanpairofheels.wordpress.com/


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