Non ho mai visto un Bot. Bond, per me, era l’agente 007 interpretato da da Sean Connery. Ho sempre vissuto di stipendio e di mutuo.

Creato il 26 novembre 2011 da Slasch16

In tutte le prime pagine dei giornali ci sono, a caratteri cubitali, notizie sulle Borse, spread, rendimenti, miliardi di euro bruciati dalla speculazione e notizie di un ottimismo tale da spingere al suicidio di massa.
Non so se siamo, saremo, talmente poveri da tornare a vivere come negli anni quaranta con il mercato nero delle uova e del pane.
Se butto un occhio alla mia via ci sono tante Mercedes, Bmw, Audi, Suv che sembra di essere a Montecarlo ed ho la netta impressione che i potenti dell’economia e della politica ci stiano prendendo per il culo.
Le vere notizie importanti, per me, sono quelle che qualche giornale mette in prima pagina, generalmente in piccolo, altri a pagina otto nella cronaca locale e mi riferisco al fatto che l’altro giorno sono morti sette lavoratori  e ieri tre.
Se aggiungiamo i morti da alluvioni, frane, smottamenti dovuti al degrado dell’ambiente voluto dall’uomo, secondo me, dovrebbero riempire le prime otto pagine di tutti i quotidiani.
Che fine hanno fatto gli occupanti dell’Asinara? Che fine faranno gli ex dipendenti Fiat di termini Imerese?
Vi dico francamente che non sono interessato per niente alla tempesta dei mercati, alle eventuali perdite degli speculatori parassiti che sono gli investitori.
Se fossi il Barroso proporrei una svalutazione di massa dei titoli di Stato che sono nel mirino della speculazione della finanza parassita.
A chiunque abbia investito per speculare piů di 100.000 euro, cercando di assassinare l’economia degli Stati in difficoltŕ, manderei una bella lettera: i tuoi titoli, che hai comprato per l’esositŕ della tua gola profonda nonostante tu abbia la pancia piena, da oggi valgono il 40% di quello che hai investito per fare il parassita.
Se non ti sta bene sappi che non ti restitueremo un euro cosě impari  a cercare profitti sulla miseria e le disgrazie degli altri.
Se arrivassimo al punto che famiglie e pensionati non riuscissero a sopravvivere, giŕ ci sono le prime avvisaglie ma sono ancora in pochi, dovremmo dare l’assalto alle banche, supermercati, politici, banchieri e finanzieri.
A   partire dai giovani, ai quali viene negato un futuro, dovremo iniziare la caccia ai banditi della politica e della finanza che ad ogni incontro nazionale o internazionale con le loro auto blu, da 100.000 euro l’una, tra una stretta di mano, saluti alla folla e sorrisi, risate direi, a 36 denti ci dicono che andiamo verso la rovina.
Andiamo chi, visto che i politici che escono dai palazzi sghignazzano, i banchieri che escono dai consigli di amministrazione pure, l’alta finanza parassita ed anonima sverna nelle loro ville sparse nel mondo a seconda delle stagioni e delle passioni, mare se amano i bagni o montagna se amano sciare, mentre i loro galoppini a Wall Street , Milano, Londra, Madrid, Francoforte ecc.ecc. sono al pc per far rendere ancora di piů i loro sporchi investimenti ed i loro commercialisti sono impegnati 24 ore al giorno per far sparire in modo legale, perchč esistono modi legali per rendere fantasmi gli utili, oltre a quelli illegali per sfuggire al fisco di tutto il mondo.
Ne hanno sempre di piů, se ne fregano di tutti e sono solo impegnati a colpire con le loro speculazioni dove c’č il piů debole ed i profitti piů alti.
Ci vuole l’esproprio proletario della ricchezza, se aspettiamo che questi ci lascino le briciole e che la politica li condizioni costringendoli a pagare il dovuto al fisco passano altri trecento anni di capitalismo avanzato, di mercato libero, di parassitismo economico e di democrazia da regime finanziario.
Democrazia e politica sono espropriate alla massa, per la massa non esiste nč l’una nč l’altra ed allora dobbiamo stanarli uno per uno.
A chi evade il fisco va sequestrato tutto come si fa con i mafiosi, facciamo come in Argentina alla fine degli anni novanta, diamo l’assalto alle banche, ai supermercati ed alle ville dei parassiti che ci stanno costringendo in questa situazione.
Non puň, non deve esserci pace sociale senza giustizia sociale.
Non č morale, etico,umano , sopportabile, č ora che chi non ha mai pagato accumulando ricchezze esagerate paghi per tutti noi.
Non bastano le prediche del Papa contro il cancro del capitalismo si deve intervenire, drasticamente, per estirparlo con il bisturi, un coltello, un bazoka.
E’ ora di finirla e se, per adesso, il mio vi sembra un discorso assurdo abbiate pazienza che tra poco ci sarŕ la rivoluzione della fame, la rivolta della miseria, la ribellione di chi non ha un futuro.
Forse č presto ma se non invertono la rotta andranno stanati uno per uno e, questa volta a differenza del 1945, non dovremo avere pietŕ di nessuno, anche se daremo un dispiacere a Pansa ed a tutti i revisionisti come lui che ci hanno riportato i regimi economico-fascisti che non sono piů tollerabili.
Io la vedo cosě e non ne posso piů di questi discorsi, di questi teatrini.
Se la situazione č cosě disperata che cazzo hanno da ridere la Merkel, Sarkozy, Monti, Barroso e tutti gli altri fuori di testa che governano il mondo?
La certezza che non andremo a prenderli in villa?
Occhio che la svalutazione ne ammazza piů della rivoluzione, hanno procurato piů miseria le vendite allo scoperto che le chiusure delle fabbriche.
Adesso le hanno proibite per i debiti di Stato, le vendite allo scoperto, ma per trent’anni hanno reso i miliardari, parassiti, sempre piů ricchi e le banche sempre piů grasse, non paghiamo le loro speculazioni, rendiamole carta straccia.
Piů Stato e meno mercato. 



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