Non lasciarmi mai indietro di Emiliana de Vico

Creato il 27 dicembre 2015 da Junerossblog
Un c'abbiamo più nulla da dire. Brutta 'sta cosa, brutta! C'hanno rovinato, Maremma ciuca della Maremma! 
Scusa, Lullibi, ma... "ciuca", si può dire nel blog? 
Ok, mentre tu, bloggerina lamentosa continui a piangere il tempo che fu, io provo a raccontare alle nostre amiche le emozioni suscitatemi dalla mia ultima lettura.
ODDIO, LULLIIIIBIIII! Smetti di frignare e lascia stare la somara!! Maremma, sei più inquietante di un gatto a nove code!
Cavolo perché inquietante, interessante al massimo!
(BefRoss, ma ti sei accorta che stai parlando come me?)

Ohhhh! Zitta e muta! 
Dunque, hai letto il romanzo di Emiliana de Vico "Non lasciarmi mai indietro"? Che fai? Perché ti sbatti a quel modo e scuoti la testa? Aaahhh! Capito!Non lo hai letto. Hai fatto male, Lullibina mia, male, male! IO, L'HO LETTO! 
Ma non è possibile!! Riesci a parlare anche imbavagliata? Che vol di': "Sai ancora come si fa?"
Dicevo, che il mio dolce maritino è rimasto contento della mia lettura. A pensarci bene però, anche lui a un certo punto mi ha chiesto: "Ti ricordi ancora come si fa?" 
Malpensanti che siete. Vado avanti con il raccontarvi le mie impressioni.
E' che forse, dopo tanti anni di letture e bloggerare, ho dimenticato che la scelta di un libro, così detto di evasione, avviene "a pelle". Ma è pure vero, che a volte, è il libro che sceglie noi.
Nel mio caso sono stata "scelta" da questo libro perché, forse, è arrivato il momento: prendermi una pausa da tutti i bellissimi, altissimi, levissimi eroi che per anni mi hanno fatto sognare, e leggere un romanzo più "terreno", con un messaggio sociale, oltre che d'amore. Ecco la trama di "Non lasciarmi mai indietro", così capirete cosa intendo.

Lorenza Garbi non è pronta per
incontrare Davide Riva. Non ha la necessaria esperienza per comprendere un uomo complesso come lui. Non sa trovare il modo giusto per averne l’alleanza che tanto le serve per un progetto di lavoro. Non sa neanche spiegarsi perché la tratti con freddezza. Lorenza non è la donna giusta per avvicinarsi a lui. Sa irritarlo, portarlo al limite, e con un semplice sguardo riesce a insultarlo.
Davide Riva è un ex giocatore di basket, ex campione della nazionale italiana, ex uomo dal futuro brillante. L’incidente sportivo di cui è stato vittima gli ha tolto tutto, riuscendo a piegarlo. Il Davide Riva che Lorenza incontra è ormai un uomo sul punto di spezzarsi. Eppure sa blandirla, disorientarla, sconvolgerla ed è l’unico che può aiutarla.  Posso combattersi, ignorarsi, fuggire e  lasciarsi indietro, ma potranno mai amarsi completamente due persone tanto diverse tra loro?
State pensando, così come ho fatto mentre leggevo la trama, che siete incappati in un libro lacrimevole? Sbagliato! Davide Riva non vi permetterà di piangergli addosso.
Anche se, a dirla tutta, io ho pianto, ma non per il motivo che pensate voi. Ho pianto come quando leggevo i miei primi romanzetti, in cui lei... oh insomma! Niente spoiler, poi lo scoprirete da sole, o magari la cosa a voi non farà piangere.
Temete che la carrozzina possa impedirvi di fare voli di fantasia? Avete ragione! Lorenza lo sa bene, infatti passa più della metà del libro tra i "se" e i "ma". E così,troverete nella protagonista tutte le paure, ansie, disagi, e paturnie mentali che una persona "normale" potrebbe avere quando ha una relazione con un disabile.
Odiate le storie in prima persona? Anche io, sob, ma in questo caso, mi sono ricreduta: il racconto in prima persona ci voleva, eccome. E' importante, infatti,capire cosa passa nella testa di Lorenza, sentire le sue emozioni, vedere con i suoi occhi. Ma è altrettanto emozionante percepire dalla voce di Davide la rabbia, la paura, il desiderio.
Eppperoooo, e però, a mio modestissimo parere, non sapendo né leggere né scrivere, penso che la storia ne avrebbe acquistato se fosse ruotata un po' meno attorno ai soli due personaggi principali. Essissignore, avete ragione, i personaggi SONO la storia, come faceva l'autrice a non scrivere principalmente di loro? Magari vero fu (avete capito che sto leggendo Montalbano?), ma a un certo punto mi sono sentita affogare nelle paturnie di Lorenza, che dopo un po' mi hanno annoiato. Se ci fosse stata anche una storia romantica collaterale, il tutto sarebbe stato alleggerito.
Ora, datemi anche della pazza, ma a un certo punto della lettura, mi è parso di percepire una nota disperata, che veniva direttamente dall'autrice. Una sensazione sottilissima, durata la lettura di alcune righe e puff... scomparsa!
Cosa mi piace di questo romanzo?
E' un self scritto bene, curato nei particolari e molto coraggioso visto il tema che affronta. 
E' sensuale, ma non volgare.
E' l'inizio di una serie, ma autoconclusivo.
Cosa mi piacerebbe vedere prossimamente su questi monitor?
Un passo coraggioso dell'autrice che la porti a scoprire generi al di fuori del romance, visto i temi "caldi" che propone alle sue lettrici.
Magari potrebbe optare per il Rosa o...

.....IL WOMEN'S FICTIONNNN!


Lulliibiiii! Come hai fatto a liberarti? Io dico il Rosa e basta!!

NO,NO, NO WOOOMEEEENNNN.....
ROOOOSAAAAAAAA......

Continua....forse! 
Juneross & Lullibi