Non ne posso più...

Creato il 27 gennaio 2012 da Narratore @Narratore74

Allora, questo post non sarebbe dovuto venir pubblicato oggi. Avevo pensato di farlo decantare, utilizzare altri toni e non il mio solito, arrabbiato e un po’ polemico. Però si vede che non era destino, e quando il destino ci si mette è in grado di farmele girare parecchio… Ebook… non ebook… negli ultimi tempi questa questione sta diventando un tantinino insopportabile. Da ogni parte si leggono commenti, interventi a favore di una o dell'altra parte, tutti convinti di aver ragione e di portare avanti la bandiera della verità a testa alta. Ebbasta, no? Ultimo, ma non per questo meno importante, proprio ieri mi sono ritrovato a leggere un post su Penna Blu (blog di Daniele Imperi) in cui era riportata un'intervista agli amministratori della casa editrice Edizioni La Gru. Ora, non mi permetto di entrare nel merito di tecniscismi che dall'alto della mia ignoranza non capirei e rischierei di travisare, però c'è stato un passaggio che mi letteralmente fatto saltare dalla sedia. Lo riporto qui, un breve estratto che chiarirà meglio di tante parole.
Il mercato degli ebook si sta espandendo. Come accogliete questa tipologia di pubblicazione? Ritenete che possa “danneggiare” le edizioni cartacee?
Credo che sarebbe come chiedere se annusare il salmone possa in un modo o in un altro danneggiare il mercato di chi lo cucina. Scherzi a parte, l’ebook è un’oscenità. Forse inevitabile, e forse li faremo, ma resta una porcheria pari all’mp3. Il genere umano deve capire che il progresso tanto decantato non deve per forza di cose portare alla smaterializzazione.
Ok. Forse sono io. Forse no. Ma mi spiegate come cavolo si può definire l'ebook, come concetto  a se stante, un'oscenità e una porcheria? Premesso che il paragone con l'annusare un salmone mi ha fatto sorridere per la sua superficialità, mi chiedo come sia possibile che ancora oggi ci siano persone, soprattutto del settore, che se ne escono con certe risposte. Contando che Edizioni La Gru dovrebbe rientrare in quella fascia di editori indipendenti, che fanno delle innovazioni un loro punto fermo. Se queste sono le premesse non vedo molte differenze con gli stessi mostri sacri che tanto ci si diverte a colpire di quando in quando... Insomma, davvero si può credere che il mercato elettronico stia ai libri come la kriptonite sta a Superman? Ma fatemi il piacere, va! Tanto per riportare alcune cifre, ovviamente prese dal mio personale e non un dato generalizzato, da inizio anno, quindi poco più di venti giorni, ho letto sei titoli, il settimo è in fase di conclusione. Quattro di questi erano ebook, tre cartacei. Ora, partendo dal presupposto che io potrei essere un lettore atipico in confronto alla totalità della gente (ormai non si legge più, questo è vero), dove avrei rovinato il mercato del libro? Premetto che io, nella figura della mia persona, sono un vero appassionato della carta, lo sono sempre stato e quando acquisto un libro piuttosto lo pago anche cinque euro in più pur di avere la versione con copertina rigida e sovraccoperta. Non per questo però disdegno un ebook, ne ci vedo il diavolo dietro, pronto a bruciare tutta la carta nemmeno ci trovassimo sul set di Equilibrium. Questi sono discorsi da medioevo. Vecchi, stantii, inutili. Come dicono nella risposta, quando nacque l'mp3 ci fu una vera rivoluzione, con profeti di sventura che ipotizzavano la morte della musica e di tutto quello che vi ruotava attorno. Beh, non mi sembra sia accaduto. Certo, il mondo musicale si è trasformato (senza contare che non esiste solo l'mp3 e che questo non è che uno dei formati in cui è possibile trovare musica), si è adattato ad un mercato che si stava evolvendo. Ecco il concetto fondamentale, evoluzione. l'ebook non è un demonio da combattere, non è un Saddam Hussein da cacciare e far sparire perché scomodo. È una possibilità, una nuova forma di divulgazione che potrebbe, e badate bene dico potrebbe, portare nuova linfa ad un mondo arenato in se stesso come quello dell'editoria. Non ci sono certezze, non ci sono mai state, ma non vedo come questo motivi chiusure mentali come quella citata sopra, ne come si possa nascondere la testa sotto la sabbia e far finta che il mondo sia ancora come dieci anni fa. Sempre qualche giorno fa, adesso non ricordo dove, mi sono ritrovato di fronte ad un altro articolo in cui, un personaggio di cui ho rimosso il nome, parlava dei metodi di scrittura e di quale fosse il migliore. Beh, non ci crederete, ma questo soggetto con evidenti turbe o traumi infantili, dichiarava che il computer, come mezzo di scrittura, era diabolico, la morte della scrittura e della sua sensibilità. Preferisce scrivere a mano, lui, e non avere la possibilità di cancellare un intero paragrafo come avviene col pc. Insomma, un pazzoide. Vorrei davvero che qualcuno mi spiegasse cosa cambi se scrivo a mano, con il pc, o con una penna d'oca intrisa del mio stesso sangue. Se il computer da la possibilità a chi scrive di apportare cambiamenti maggiori o comunque semplifichi quel lavoro abnorme che è la revisione e l'eventuale riscrittura (per non parlare della velocità: se dovessi scrivere a mano probabilmente avrei già subito svariati interventi al tendine), perché dovrebbe essere male? Sotto quale intrinseco punto di vista? Certo, può essere affascinante scrivere a mano, riempire blocchetti su blocchetti senza aver la possibilità di modificare quello che si crea, se non poche parole o eliminando un intero capitolo. Mmmh, sì, davvero affascinante... Gli amanuensi (tdr Gian) pensate forse siano stati felici di venir soppiantati dalla stampa? Cosa credete abbiano detto quando Guttenberg ha inventato quella che ai loro occhi era una macchina infernale e priva di quell'anima che loro mettevano nel ricopiare i testi? In conclusione, credo davvero che si stia esagerando. Si stanno per superare limiti che non dovrebbero nemmeno essere presi in considerazione e lo si sta facendo nel modo peggiore, dovremmo collaborare tutti assieme, cercando di riportare la letteratura ad una diffusione di massa, non affossarci a vicenda su chi abbia ragione o meno. Ricordate, la magia è solo una cosa che ancora la scienza non è riuscita a spiegare. Quindi, accomodatevi, prendete qualcosa da bere, se volete accendete un po’ di musica, e mettetevi a leggere. Ebook… cartaceo… non importa, basta che leggiate. In fondo, non è forse questo che conta davvero?

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