Non nominare il nome di Giulio Coniglio invano.

Da Suster

In casa abbiamo una piccola Hitler. Con lei è tutto "Verboten!", proprio la sensazione che ho avuto quell'estate che andai in vacanza in Alto Adige e ovunque si leggevano cartelli con questa parola, per inciso, una delle dieci che conosco in lingua tedesca: Verboten! O per dirlo come lo dice lei: "Non ti può! Non ti fa codì!", con tanto di indice agitato davanti al tuo naso e quell'aria da Catone il Censore che mi chiedo proprio da dove le venga, visto che le proibizioni che le vengono imposte sono davvero rarissime.
Comunque la vittima favorita di questa incessante pioggia di divieti è senz'altro Master.
Povera Master...
- Buon giorno, Mimi, ben svegliata!
- Non palla'e, Ma'i!
- Ma io ho detto buon giorno...
- No tti può di'e buongionno, ma'i!
- Mimi, lo vuoi un biscotto? Come si dice?
- VIA!
- Non ti tocca la tetta di Mimi, Ma'i! (Dove "tetta" sta per "testa").
- Non tocca'e la coda Ma'i! (Ma voi lo sapevate che la pupa aveva la coda?)
- Non ti da'e bacino a Mimi!
- Allora lo dò a mamma.
- Nonnon ti può da'e bacino a Mamma!!!
- Tono una lumachina!
- Ah, una lumachina? Come quella di Giulio Coniglio?
(Diventa paonazza...)
- NONNON TI POTTO DI'E "GIULIO CONIGLIO" MA'I!
(Oh, così incavolata, non l'avevo mai vista!)