E così lo snobismo culturale approda sul web.Ed è semplice da dire perché, come per ogni cosa ormai, se si investe tanto su un prodotto, in questo caso un format televisivo di cui nessuno sentiva la necessità, non si può dire che il format fa schifo.Io non ho visto Masterpiece, non l’ho visto perché sono andato alla presentazione di un libro e poi al cinema a vedere un film che sostiene la stessa cosa che alcuni sostengono della letteratura. Il cinema è morto. Ma questo è un altro discorso. Non l’ho visto, dicevo, perché sono un fottutissimo snob e buonanotte al secchio. Me lo dico da solo, così non me lo deve dire nessun altro. Apro Twitter e leggo la cascata di critiche al programma. Diciamocelo, eravamo tutti lì ad aspettare Masterpiece al varco per poter dire che schifo e in effetti le aspettative, per una volta, non sono state tradite.Mi sono andato a rivedere alcuni pezzi e sono d’accordo con chi sostiene che di letteratura qui non ce n’è, ci sono casi umani, come in tutti i talent, con l’unica differenza che nel mondo della musica la voce la senti subito, nella letteratura è impossibile capire in 30 minuti se chi hai davanti ha talento o meno. Ma non mi interessa parlare del Talent, si è detto di tutto e di più. Ancora una volta mi interessa parlare della supponenza di chi ha il “potere”. Qualcuno sulla Stampa sostiene che Masterpiece ha violato il “sacro recinto” della letteratura dimenticando che di sacro, in letteratura, non è rimasto proprio niente e che non c’era bisogno di sdoganare la letteratura in TV, basta la pessima letteratura che arriva in libreria.La cosa che mi fa impazzire è che alcuni personaggi, tipo Severgnini, devono per forza difendere un prodotto che è, dal mio punto di vista, ovvio, non solo scadente ma anche ridicolo. Infatti su Twitter, social preferito per il format, Severgnini scrive: “Masterpiece è televisione che prova a fare qualcosa di diverso. Evitare snobismi paraintellettuali, please”.Qualcosa di diverso? Mettere in un’arena persone che fanno a gara per arrivare in finale snocciolandoci le tristezze della propria esistenza è qualcosa di diverso? Ma cosa sappiamo di questa gente a parte i problemi di anoressia o quelli con la legge o che so io? Che libri leggono? Quale idea di letteratura hanno? E quale idea di letteratura ha, a questo punto, Severgnini? E dire che un programma brutto come Masterpiece è brutto significa essere snob o “paraintellettuali” (?????). Quindi, ricapitolando, dire che Volo non sa scrivere è essere snob, dire che certe case editrici puntano su prodotti esclusivamente commerciali è da snob, sostenere che Masterpiece fa schifo è da snob! Cavoli allora Twitter è un covo di terribili snob viste le reazioni indignate al reality (chiamatelo come volete questo è).Non esiste che qualcuno ragioni con la propria testa e sostenga che questa roba fa schifo, vero?Altro esempio.Leggo, sempre su Twitter altri che dicono più o meno: “Magari chi critica questo programma poi non legge più di 4 libri l’anno”.Bene allora chi ha il diritto di avanzare dei dubbi? Io che i libri li vendo e che leggo una media di 3 libri a settimana posso avanzare i miei dubbi? Posso dire che la letteratura non si fa così? Posso dire che stanno appiattendo tutto? Riducendo a sterco tutto ciò che di bello c’è? Posso dire che la letteratura, le case editrici, le librerie non si salvano con un Masterpiece che sembra masterchef?Posso dire, soprattutto, che è riduttivo dare degli snob a chi si oppone a questo sfacelo?Mi dispiace, o somme voci del mondo della cultura, forse sarebbe il caso di farsi un esamino di coscienza.Questa non è cultura.
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