Dai locali di lusso di New York a una roulotte in periferia, dalla luminosa Trieste del dopoguerra alla cella di una prigione, dai campi di sterminio tedeschi alla Cinecittà della "Dolce vita". In una giostra continua, la vita di Tiberio Mitri, uno dei più grandi pugili italiani, ripercorsa attraverso le tante tappe che l'hanno segnata: l'infanzia difficile, la scoperta della boxe, la guerra, il matrimonio da sogno con Miss Italia e la popolarità in Europa e negli USA, il crollo, la rinascita nel mondo dello spettacolo. Sullo sfondo, tra gloria e solitudine, le burrascose relazioni sentimentali, la carriera di attore tra cinema, fotoromanzi e televisione, la droga e i drammi personali che hanno segnato l'esistenza di uno dei personaggi più popolari dell'immediato dopoguerra.
Astro nascente della boxe, astro nascente del cinema, stella cadente destinata ad una rovinosa caduta, Tiberio Mitri ha avuto una vita piena, tormentata ed esagerata, qui presentata con sincerità e cura da Amadei, Palombini e Falcone che in un centinaio di pagine ripercorrono la biografia del grande campione soffermandosi sui momenti essenziali della sua esistenza e riuscendo a comunicare la personalità di Mitri anche a chi non l'ha mai conosciuto, senza cadere nel tranello di una narrazione agiografica che caratterizza molte biografie ma celebrando il valore di Mitri come uomo e come pugile senza nasconderne errori e debolezze. Il libro si basa sull'omonimo documentario dello stesso Palombini e si rivela non solo opera biografica ma affresco di un'epoca, piccolo bignami dell'Italia degli anni del boom, della Roma di Cinecittà, della Dolce Vita e dei fotoromanzi.
Non pensavo che la vita fosse così lunga è una frase pronunciata dallo stesso Tiberio Mitri quando oramai la sua tormentata esistenza volgeva al termine e rende perfettamente l'idea della stanchezza di un uomo che già a vent'anni ha vissuto esperienze che normalmente si collezionano in un'intera vita e che ora si ritrova nelle ultime fasi del suo cammino con sulle spalle tutto il peso della perdita delle persone a lui più care.L'assoluta povertà dell'infanzia triestina, la dura esperienza del riformatorio, la guerra, la milizia fascista e poi il pugilato con il suo carico di gloria ed esaltazione che troppo presto si trasforma in oblio e frustrazione. Una vita che sembra un film, paragone fin troppo facile visto che buona parte dell'esistenza di Mitri è legata a doppio filo con il mondo dei fotoromanzi prima e del cinema poi, dove questo campione dalla faccia d'angelo ha cercato la strada della rinascita dopo le delusioni del mondo della boxe. Ma anche il cinema si rivela una chimera effimera e crudele che non solo non mantiene le promesse di gloria ma gli porta pure l'umiliazione di vedere celebrata la vita del suo eterno rivale, quel Jake LaMotta che gli aveva impedito di conquistare il titolo di campione del mondo.
Si tratta di un'opera breve ma accurata, ben scritta (sebbene le ultime pagine risultino un po' affrettate) che si legge tutta d'un fiato e riesce a coinvolgere e a commuovere anche chi non si interessa di pugilato e non ha mai conosciuto Mitri. Merito di uno stile semplice e di una buona capacità narrativa in grado di rendere il mondo del pugilato sia italiano che americano familiare anche a chi non ne sapeva nulla.
Giudizio: +4stelle+
Articolo di Valetta
Dettagli del libro
- Titolo: Non pensavo che la vita fosse così lunga. Gloria e tragedia di Tiberio Mitri
- Autore: Aureliano Amadei, G. Piero Palombini, Alessandro Falcone
- Editore: Iacobelli
- Data di Pubblicazione: 2010
- ISBN-13: 9788862520829
- Pagine: 110
- Formato - Prezzo: brossura - Euro