Vero, verissimo. E a proposito calza a pennello la storia del generale Stumm tratta dall'Uomo senza qualità di Robert Musil.
Il generale Stumm - un nome che è un destino - visita la grande biblioteca come se penetrasse tra linee nemiche. In effetti per lui leggere i libri è come uccidere nemici. Un'altra guerra, dove i libri vanno fatti fuori uno a uno.
Solo che al cospetto di tutti quei volumi, allineati sugli scaffali, si sente pervadere da uno strano sgomento. Cosa fare con tutti quei libri? Come averne ragione, alla fine?
Allora, quasi che un numero potesse essere un relitto a cui aggrapparsi, domanda quanti siano i volumi conservati nella biblioteca. Tre milioni e mezzo, gli risponde il bibliotecario.
In quel momento mi sono fermato su due piedi e tutto l'universo mi è sembrato un grande imbroglio. Anche adesso che mi sono calmato, ti dico e ti ripeto: qui c'è qualcosa di fondamentalmente sbagliato!
E non so dirvi perché, ma c'è qualcosa di profondamente vero in questa storia.