Non potrò mai far carriera nel giornale della sera

Da Iomemestessa

Sono io. E’ colpa mia. E ne prendo pure atto. Però non lo sopporto più questo brusìo di fondo. Questa approssimazione costante. Questa mancanza di rigore nel dare le notizie.

Il fatto è che una volta ci ridevo sopra. Adesso mi ci incazzo proprio. Ma di brutto, davvero. Finirà che diventerò una di quelle vecchie scassamaroni e mi ritroverò su una panchina a sproloquiare mentre scaccio i piccioni col bastone e cago il cazzo alla badante. Che bella immagine, eh, in un uggioso pomeriggio di novembre?

Il weekend è trascorso facendoci frantumare i coglioni dai vaccini antinfluenzali.

Di vaccini s’è parlato qualche giorno fa, ovviamente ottimamente e con ben altro spessore, a casa di ammennicoli, e si dicevano cose sagge e serie. Si parlava di rischi, benefici, rapporto tra i primi e i secondi, e, addirittura, nei commenti, di senso civico.

Questo sui blog. Sulla stampa nazionale, negli ultimi giorni, i titoli più sobri si sono contraddistinti in ragione di ‘Allerta vaccini’ (La Stampa e il Corriere), ‘Vaccino Killer’ e ‘Incubo vaccini’ (Il Tempo) ‘Negli ambulatori la psicosi dei pazienti’ (La Repubblica).

Viva la sobrietà.

Le segnalazioni son 13. In Toscana, che è dove ci son più dati confrontabili, si parla di due decessi. Due. E di 65.000 vaccinazioni. Parliamo dello 0.0031%.

I due decessi si ricollegano a due ultraottantenni che qualche pregresso problema di salute ce l’avevano pure. Quasi tutti in politerapia per plurime affezioni croniche.

13 decessi, sull’intero territorio nazionale, per lo più di ultraottantenni e novantenni non è cosa che dovrebbe essere data in pasto ai mezzi di informazione. Bisognerebbe fissare un discrimine, percentuale, che fa sì che quando si lancia l’allarme, lo stesso sia fondato.

Così è solo un gran casino.

Mi diceva amico medicodellamutua, davanti al caffè mattutino al bar, che, ovviamente, i suoi adepti ormai rifiutano senza meno la vaccinazione. E, aggiungeva, se l’influenza 2014/2015 picchierà duro come quella dello scorso anno, sarà una strage fra gli over 80 con patologie pregresse.

Come dargli torto. Lo scorso anno, l’Uomo, colpito in fronte da nemica palla, s’è dovuto arrendere all’influenza. Tre giorni a 39.5 fisso. E dopo, una tosse che, per eradicarla, c’è voluta una settimana di antibiotici. Roba che non ricordava da una quindicina d’anni almeno.

La differenza, diceva medicodellamutua, è che quelle verranno derubricate come morti naturali, e arrivederci.

Che, poi, qui, non è nemmeno che si faccia uno spot alla vaccinazione, anzi personalmente, sulle vaccinazioni in età pediatrica ho più di qualche perplessità, e ritengo vi sia una carenza di informazione abbastanza in malafede sugli effettivi rischi, così come una discreta tendenza al terrorismo psicologico da parte degli addetti che trovo del tutto fuori luogo.

Ma sulla vaccinazione dell’anziano con patologie spesso importanti, credo sia sensato ritenere che i vantaggi siano, e di molto, superiori ai rischi.

Che stabilire un nesso di causalità tra 13 (tredici) decessi e oltre un milione di vaccinati sia impossibile oltre che vagamente delirante.

Che stabilire quale sia la causa di morte di un ultraottantenne che ha assunto un vaccino tra le altre cose ma che è portatore di una pletora di affezioni croniche, è operazione parecchio controversa.

Il vaccino può avere esacerbato una di quelle patologie? Può essere, ma difficilmente lo si potrà determinare in maniera univoca.

Per contro, ciascuna di quelle patologie era in grado di uccidere il paziente? Altamente probabile, soprattutto a partire da una certa età.

Quel che mi piacerebbe, ma che di certo non avverrà, è che a marzo/aprile quando l’epidemia influenzale terminerà, venisse comunicato quanti anziani non vaccinati saranno morti per cause strettamente riconducibili all’influenza. E che a questa informazione venisse dato lo stesso spazio che si dà, oggi, ai vaccini killer.

Perchè è facile, molto, troppo, far sensazionalismo con una notizia che fa breccia a livello popolare.

Ma non è questo il modo di riempire i buchi dei tg della sera, cazzo.


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