Non sarebbe più opportuno cambiarli i test?

Creato il 05 settembre 2012 da Mirkospadoni
Che tutti si facciano avanti, senza remore. Perché se l’appello del Codacons dovesse essere accolto dal ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, dal prossimo anno gli aspiranti medici non dovranno più temere qualsivoglia test d’ingresso. Niente più numero chiuso, dentro tutti.
“Il numero chiuso all’università è assurdo ed antistorico”, denuncia il Codacons, che minaccia una class action nel caso in cui la Corte Costituzionale dovesse giudicare tale pratica lesiva del diritto allo studio e del libero accesso alle professioni, garantiti dalla Carta Costituzionale dagli artt. 3, 33 e 34 e dalle direttive comunitarie.
D’accordo: il diritto è un diritto e va garantito oltre che tutelato. Però, in questo particolare caso, il discorso prende pieghe diverse. Qui si chiede l’abolizione del numero chiuso, bollato come “assurdo”, e la soppressione dei test d’ingresso, che, sostiene il Codacons, “con domande di cultura generale, non selezionano certo quelli che saranno, ad esempio, i medici migliori”. Un filino di verità ci può anche stare: la cultura generale non può essere un fattore così discriminante tra quelli che, un giorno, dovranno curare i propri pazienti. Ma il resto sono bubbole. Se si reputano inadeguati gli attuali test d’ammissione, si chiede di cambiarli. Non si cerca di eliminarli, facendo appello a diritti costituzionalmente tutelati. Non si spera nell’abolizione, ma si propone la modifica delle domande e degli argomenti di quest’ultime.
“La selezione – sostiene Marco Donzelli, presidente del Codacons – andrebbe fatta durante gli anni universitari attraverso esami più selettivi”. Su questo non si può non convenire: prove magari più rigide potrebbero rappresentare un mezzo adatto “per migliorare la qualità della nostra sanità”.
Tuttavia, la selezione andrebbe fatta anche in principio, quando il ragazzo non è ancora uno studente di medicina, ma aspira soltanto ad esserlo.
Inoltre aprire a tutti potrebbe rappresentare un problema in più. Immaginiamo che la richiesta del Codacons venga accolta: solo quest’anno, stando alle stime riferite dall’Ansa, i nuovi studenti di medicina e odontoiatria sarebbero 77 mila. Con le attuali regole, invece, i posti disponibili sono 10.173. Quasi ottantamila studenti sparsi per tutto il Paese, divisi nelle diverse università. Un numero forse ingestibile con gli attuali mezzi a disposizione degli atenei italiani.
Sarebbe meglio cambiare i test, piuttosto che eliminarli. Mantenerli perché possano rappresentare un ulteriore fattore di selezione in una prospettiva di eccellenza, necessario soprattutto in un corso di studi così delicato come medicina.
(Anche su T-Mag)