Non sempre malasanita’

Da Mriitan @MassiRiitano

Quando ho visto sul display del telefono di casa la scritta “Scuola Giulia” il cuore ha fatto uno strano sobbalzo…. appena ho risposto la voce un po’ preoccupata dell’insegnate mi comunicava che “Giulia è caduta in giardino e si è fatta un taglio tra il naso e la bocca…. forse c’è bisogno dei punti!!!”

Per fortuna abitiamo vicinissimi a scuola per cui in pochi minuti sono arrivata e l’ho vista. Il taglio non sembrava profondissimo, ma essendo sul viso, ho deciso di portarla al Pronto Soccorso Pediatrico dell’ospedale di Padova. Durante il tragitto, in macchina, ho chiesto a Giulia cosa fosse successo ( “Stavo correndo e mi sono scontrata con Rachele, che correva anche lei, lei però è caduta di culo…..è stata più fortunata…”), e ho cercato di spiegarle cosa avremmo fatto una volta giunte al Pronto Soccorso, dicendole che doveva avere molta pazienza perché ci sarebbe stato sicuramente da aspettare.

Giunte in meno di 10 minuti nei pressi dell’Ospedale mi rendo conto che di parcheggio non c’è neanche l’ombra, e poi il pensiero di dovermi allontanare per aggiungere monete al parchimetro (per la sicurissima lunga attesa) mi ha scoraggiata, così sono entrata Nel Complesso ospedaliero con la macchina…. e prima sorpresa della giornata …. ho trovato subito posto. Entrate al Pronto Soccorso Pediatrico  non c’è nessuno in sala d’attesa e veniamo accolte da un’infermiera al Triage, che le disinfetta la ferita, le mette un po’ di Lidocaina e ci dice che non sa se le verranno applicati dei punti. Ci accomodiamo in sala d’aspetto dove ci sono dei comodi divanetti una libreria con dei libricini e dei giochi… e tanti murales colorati alle pareti.

Dopo 3 minuti d’attesa arriva la pediatra che ci fa accomodare, guarda la ferita, ritiene di non poter decidere se occorrono i punti di sutura e ci dice di aspettare un po’ dato che chiamerà il chirurgo in reparto il quale deciderà sul da farsi. Torniamo in sala d’attesa dove nel frattempo sono arrivati 2 bimbi molto piccoli ( sicuramente sotto i 4 mesi), che erano in osservazione . Dopo al massimo 7 minuti ( stavamo leggendo un libro ed eravamo a pagina 6…) ci chiamano e una dottoressa, molto gentile ci accoglie in ambulatorio, ci informa di essere il chirurgo e tranquillizza Giulia (che era più curiosa che spaventata per la verità…) raccontandole quello che farà, chiedendole cosa è successo, e facendole vedere gli attrezzi…. anche lei è indecisa sull’uso dei punti di sutura per cui decide di optare per gi Steryl Stripes, una sorta di micro striscioline di cerotto con i quali accosta perfettamente i lembi di pelle. Ci da informazioni su cosa fare per toglierli dopo una settimana e dice a Giulia di evitare attività sportive e giochi “turbolenti”.

Torniamo così in sala d’attesa dove i piccolini stanno mangiando dai biberon (riscaldati dall’infermiera) e c’è un altro bambino la cui mamma parla con i medici per il foglio di dimissioni. Aspettiamo riprendendo a leggere il libro, e nel frattempo viene fuori una bimba in sedia a rotelle col suo papà e si avviano verso un’ambulanza. Non riusciamo ad arrivare alla fine del libro perché ci chiamano e ci danno il foglio delle dimissioni. Mentre stiamo per uscire, Giulia torna indietro e mette a posto il libretto che avevamo usato ed un altro paio che erano rimasti sul divanetto e torniamo a casa.

Una volta arrivate a casa Giulia comincia ad avvertire un po’ di fastidio, e si mette sul divano mentre io prendo il telefono per avvisare le nonne e guardo così l’ora alla quale è arrivata la chiamata dalla scuola ….le 10.50 controllo il mio orologio e mi accorgo che sono le 12.25……sinceramente sono colpita, una situazione brutta (anche se di nessuna gravità) si è risolta nel migliore dei modi ed in brevissimo tempo. Non so se sia stato un caso, se siamo state molto fortunate o se è la norma, sta di fatto che in tanta mala sanità io ho avuto un’esperienza ottima, e ho ripensato a quasi 3 anni fa quando mi è capitata la stessa cosa con la bimba più piccola ( aveva 15 mesi, ma quella volta c’è stato bisogno dei punti) e siamo andati nello stesso posto più o meno alla stessa ora e abbiamo aspettato tanto e alla fine eravamo stremati più dalla trafila burocratica e dall’attesa che dal fatto in se… ed ho pensato che, non so cosa abbiano fatto nel frattempo (qualcuno dice l’introduzione del pagamento di un ticket per i casi non gravi ed urgenti e quindi non da pronto soccorso) ….ma ha funzionato… speriamo!!!

Betta


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