Questa è una di quelle cose così italiane che più italiane non si può, dove italiano significa democristiano e incline a non esporsi mai per religione.
Mi riferisco alla nominale libertà di coscienza che pdl e lega dicono di lasciare ai propri elettori nel voto referendario di domenica e lunedì, salvo poi dichiarare ogni ora che esponenti più o meno noti dei partiti di governo non si recheranno alle urne, perpretando così un errore che la dice lunga sull’idea di democrazia di certe persone. Ora, un referendum è una domanda che prevede due risposte Sì o No, non è previsto Forse o Vediamo come va poi decido. Quello che proprio non riesco a capire perché non esista qualcuno che, come ai tempi del divorzio per esempio, faccia campagna per il No, il che non sarebbe solo legittimo ma auspicabile per alzare il livello di democrazia del Paese. Il continuo invito ad andare al mare o fare altro non fa altro che dimostrare che non esistono buone ragioni per non votare Sì, tanto che all’elettore indeciso non è nemmeno posta l’alternativa di esercitare i suo diritto di voto e andare a dire No. Può solo andare al mare e fottersene, che è poi il lietmotiv della destra italica da menefrego in poi.
Sempre più spesso mi chiedo: ma credono davvero che siamo tutti rincitrulliti?
Io comunque al mare non ci vado, vado a votare Sì e spero che saremo in molti ma sinceramente mi spiace non avere nessuno che provi almeno a convincermi a votare no come succede nei paesi democratici.
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