Oggi (27 marzo) mi capita di leggere un'articolo sul consumo di caffè da parte dei brasiliani, su un noto portale italo-brasiliano, dove si riferisce che i brasiliani consumano 4,81 chilogrammi di caffé, e forte di questi numeri si posizionerebbero davanti ad italiani e francesi, ma molto dietro a finlandesi, norvegesi e danimarchesi, che consumerebbero all'incirca 13 chilogrammi a testa. Per dare questi numeri si citano i dati dell''Abic, l'Associazione Brasiliana dell'Industria di Caffè.
Ma rammento che sono pochi giorni che la stessa testata dava altri numeri, e vado a cercare il relativo articolo, del 21 marzo, di solo sei giorni più vecchio , dove apprendo che lo stesso "giornalista", citando la stessa fonte presenta dati diametralmente opposti, ponendo il Brasile in seconda posizione, dietro gli Stati Uniti, che dai dati della citata Associazione verranno superati proprio dal Brasile nel corso del 2012, che si posizionerà quindi al vertice dei paesi consumatori di caffè.
Ma poi mi sovviene un'altro dubbio, in Italia, la famiglia media è composta da meno di 4 persone, e dai dati che si trovano in rete, la famiglia italiana consuma 37 chilogrammi di caffè, che dividiamoli per 4 fanno sempre qualcosa attorno ai 9 chilogrammi pro capite.
E qui mi sovviene un dubbio. Non è che gli analisti dell'Abic abbiano confuso i chili di caffè con il i litri di cachaça? Oppure di cerveja??
E qui mi vado a ripetere, che copiare&incollare notizie, anche se provenienti da Associazioni più o meno importanti, senza prima verificarle, porta a strafalcioni ed errori vergognosamente grossolani, che danno una visione distorta della realtà.