Stavolta no, l'obiettivo colpito era notevolmente più "facile" e così abbiamo passato sette giorni di clausura, Ferragosto compreso, tra termometri, antibiotici e vaneggiamenti vari.
Ieri, lunedì, il Principe è tornato al lavoro ed io ho ripreso la mia routine quotidiana che però mi regalerà ancora un paio di settimane tutte per loro e la remota speranza che una piccola fuga sarà ancora possibile.
Quello che mi rimane di questo strano e sfigato periodo, e’, però, aver avuto un papà in servizio per 24 h. ed aver apprezzato un ménage di più facile gestione per questo.
Presa dalla convinzione che nessuno, come una mamma sa, ho sempre considerato la mia politica come dominante e le teorie del Principe subordinate ad un attento vaglio ed una successiva approvazione, in più cascasse il mondo non è tra le capacità di una mamma quella di chiedere aiuto, non tra le mie per lo meno. Però queste due settimane sono state istruttive ed io ho osservato tanto, riflettuto di più e preso appunti.
Il Principe ha di sicuro un approccio molto diverso dal mio e questo per una mamma, è già motivo sufficiente per storcere il naso. Ma diverso vuol diverso, non migliore non peggiore, solo diverso e se mi son sempre vantata di essere io la più paziente di casa, in queste due settimane ho scoperto che in realtà lascio solo "correre" di più, e che se non generò il capriccio, è solo perché spesso lo assecondo.
Si ok, seguirli all'interno del girone dantesco che è la vita, è più difficile e complicato di potergli dedicare le tue vacanze ma con qualche piccolo trucco credo potrei aggiustare il tiro.
Primo proposito del post vacanze è limitare l'uso di Rai Yoyo di cui ultimamente ho abusato. A diversi euro spesi per una collezione di DVD Disney di tutto rispetto non può corrispondere, come risultato, sognare i BarbaPapà!
Secondo punto il sonnellino pomeridiano non si salta, perché altrimenti per arrivare indenni all'ora di cena, siam costretti ad attraversare un'ora di follia allo stato brado.
E ancora, per uscire di casa non occorre portarsi dietro la cesta dei giochi ed il cioccolatino preso al super, prima si paga e dopo si mangia.
Mi fermo qui, anche se in realtà la lista sarebbe lunga ed il Principe si era cosi tanto calato nei panni di Tato Martino che temevo di vederlo appendere regole ai muri ed assegnarmi la prova settimanale!
Ironia a parte, approfitto di queste pagine digitali per ringraziarlo, per dirgli che i suoi velati consigli li ho capiti e che li scopiazzerò qua e la e che la quantità del tempo che passo con loro non dovrà andar a scapito della qualità. So che se noi mamme abbiamo l'istinto, i papà ci mettono la passione, e che in una famiglia una teoria che predomina non c'è. So che anche se noi siamo una squadra io il capitano non lo so fare,