Non solo freddo.

Creato il 14 dicembre 2015 da Scurapina

Diciamolo: fa freddo in questi giorni, il solstizio d’inverno è ormai imminente, le ore di luce sono sempre più sfuggenti e manca proprio pochissimo al Natale.

Prima di uscire di casa c’è il rito della vestizione, a strati naturalmente perché a scuola può anche succedere che faccia caldo, e c’è la ricerca dei guanti e del cappello, lasciati non si sa bene dove al mio rientro precedente (di solito sono abbastanza metodica e poso guanti e cappello sempre nello stesso posto, ma qualche volta mi distraggo e allora si scatena la caccia al tesoro).

Quando esco per strada il primo impatto è quasi sempre devastante, poi comincio a camminare a passo veloce (quando mai ho camminato a passo lento?) e il freddo mi sembra un po’ meno pungente.

Non c’è solo freddo, là fuori, ma c’è anche un mondo che sta preparandosi al Natale, ci sono le luci, le vetrine addobbate, le decorazioni alle finestre e c’è ancora qualche Babbo Natale “impiccato” a qualche balcone (come capitava ohimè frequentemente negli anni scorsi, poi, per fortuna, la moda è passata).

Cammino veloce cercando di farmi coinvolgere dallo spirito natalizio, ma è un’impressione solo superficiale, solo epidermica, non riesco a tuffarmi nell’atmosfera di festa, forse perché, nonostante le luci e le decorazioni, l’aria che c’è intorno non mi sembra molto festosa.

Forse sarà solo un’impressione soggettiva, ma il freddo mi sembra scivolare anche dentro i cuori e mi sembra di vedere un buio che le luminarie natalizie non riescono a dissipare.

Devo cercare la luce e il calore dentro di me: so che in qualche angolo, sepolto sotto le preoccupazioni, la stanchezza, la fretta, lo spirito del Natale è lì, pronto ad illuminare le mie giornate.