La mia Lonely della Thailandia e' del 1999, fine millennio, e' utile per gli storici. Ma - e qui e' il bello - qualcosa rimane. E in quel caso allora e' davvero una scoperta della Shangri-la' perduta. Devo ammettere che in India, dove tutto va piu' piano, non c'e' poi una grande differenza a viaggiare con guide vecchie di decenni, spesso neppure i prezzi cambiano. Ma per Phukhet il 99% e' storia.
Ma il posto e' magico. E' al fondo della spiaggia di Nai Harn, quella dove c'e' il monastero, la piu' bella di Phuket. Non e' facile arrivarci. La strada entra dentro un lussuoso resort, Le Royal Meridien Phuket Yacht Club, cipassa letteralmente sotto dalla parte delle cucine e poi dopo 100 metri sbuca fuori con i portieri in livrea che ti salutono. Ancora 300 metri di stradina in salita e poi si arriva nella baietta di Ao-Sane.
Ovviamente nessuno ci penserebbe mai ad attraversare il resort (anche se la Lonely lo dice) e quindi e' una perla nascosta. Adesso e' bassa stagione e io ero da sola. Dopo la spiaggetta ci sono altri bungalow piu' nuovi e un sacco di rocce pieni di coralli. Un acquario davanti a casa insomma dove ogni mattina in apnea mi divertivo a inseguire pesci palla e pesci pappagallo.