Non solo tristezza.

Creato il 03 dicembre 2014 da Scurapina

Quando muore qualcuno in genere se ne parla solo bene, forse perché abbiamo un po’ di ipocrita ritegno a ricordarla così com’era, con tutti i pregi e gli inevitabili difetti.

Ora che il compagno di tutta una vita se n’è andato ho cercato di trovare qualche difetto, se non altro per onestà intellettuale,e forse posso dire che era (troppo) taciturno, che aveva un pudore dei sentimenti che qualche volta mi infastidiva, che organizzava tutte le sue cose in un ordinato disordine nel quale ora non riesco a raccapezzarmi.

In compenso aveva tanti pregi: era forte e coraggioso, era intelligente curioso e onesto, era buono di una bontà disarmante, era un lottatore mite.

Non mi basta dire di lui che lo amavo (e lo amo), ma mi piaceva, mi era simpatico, lo stimavo: abbiamo affrontato la vita fianco a fianco, tenendoci per mano, sostenendoci l’un l’altro.

Se ora pensando a lui mi viene da sorridere non è perché io non sia infinitamente triste, ma per tutta la gioia che questi ultimi quarantatré anni insieme mi hanno regalato.