30 giugno 2014 di lelemastroleo
Tischbein: Ritratto di Goethe nella campagna Romana
…io volevo solo essere me stesso,
volevo solo stare seduto davanti casa
a guardare crescere la sera,
finire di bere l’ultimo bicchiere
prima di spegnere la luce
e dare il bacio ai miei figli
per la buonanotte,invece mi hanno chiamato Poeta,
gettato in prigioni di stato,
rinchiuso nella torre,
insieme a ladri, assassini e puttane ,
lanciandomi il rancio come ad un vecchio cane,
e costretto a vedere il sole solo al tramonto
dietro il vetro opaco di una finestra lurida.Mi hanno strappato il vestito e rasato le parole,
mi hanno detto: “Pensa quello che piace a noi”.
Poi han chiuso la porta e serrato i catenacci.Adesso spingo i carrelli delle belle frasi,
carteggio la luna con miele e assenzio,
bacio le nuvole rigonfie di pioggia
e faccio un saluto educato ai miei aguzzini.E’ un ergastolo. Fatto con riverenza,
dipinto di pastello e grappa di rose,
senza difesa e senza vie di fuga.E pensare che volevo solo essere me stesso,
pensare che volevo solo dirti “ti amo”…