Non ti serve un blog “bruciatappe”

Da Marcofre

Sono certo che tu passi molto del tuo tempo a caccia di una soluzione assolutamente vincente, capace di lanciare il tuo blog in orbita. Farlo diventare uno dei più visitati e quindi, come naturale conseguenza, vendere il tuo ebook come fosse pane.

Perché le tue storie meritano visibilità, e via discorrendo. So bene quanto sia triste vedere la propria “creatura” ignorata. Ma non ci puoi fare niente.
O meglio qualcosa puoi fare.

Che io sappia, c’è un solo modo capace di farti diventare un punto di riferimento. Per far sì che un editore di se stesso diventi finalmente un polo di aggregazione di un migliaio di fans, c’è solo una cosa da fare.
Scrivere contenuti di qualità.

E ci vuole tempo.

Perciò se non hai tempo, se vai di fretta, io credo che tu stia sbagliando cavallo. Forse il blog non fa per te, in questo momento. Ah, certo, il Web è pieno di esempi che mi smentiscono.

Ne riparliamo tra cinque anni?

Se scegli di diventare editore di te stesso, per forza di cose il tuo investimento, in energie e tempo, si estende nei mesi, negli anni a venire. Tutti sanno che il botto non lo farà probabilmente nessuno, ma di sicuro non basta un ebook per emergere.

Nemmeno due. Forse solo col terzo.

Nel frattempo, tu devi puntare sul blog. Grazie a lui, i lettori scopriranno una voce con personalità, originale. Alcuni diventeranno i tuoi lettori; ma non tutti. E ottenere dei lettori è già un lavoraccio: vogliono buoni contenuti. E questi non si improvvisano, ma si costruiscono, col tempo.

È il tempo il vero banco di prova che distingue chi scrive, da chi assembla parole. Buona parte delle persone che scrivono, sognano di fare il “colpaccio”. Hanno questo atteggiamento di totale fiducia nel Web, e nel loro prodotto, e per questo si siedono e aspettano. Credono che il mondo sia un mercato, dove sia sufficiente annunciare di esserci perché i clienti arrivino.

Io credo che i miei racconti siano un prodotto, e superiore a tanti altri che occupano classifiche e studi televisivi. Però credo anche che le lettrici, i lettori, prima di tutto vogliano capire chi è questo tipo che scrive. Non solo per curiosità; anche, certo.


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