Quando si parla di quello che la Rete può fare per una persona, spesso si incontrano opinioni o giudizi trancianti. Tutti questi si possono riassumere in una sola frase:
“Ma ti stai vendendo!”.
E di seguito sul volto dell’interlocutore appare un’espressione di sorpresa, commiserazione, o pietà. Oppure tutte e tre le cose.
A me non interessa convincere o spiegare a queste persone il loro errore. Non in questa sede almeno.
Cercherò invece di convincere te a non cadere in questo tranello.
Tutto nasce dal tuo valore. Tu hai probabilmente delle qualità. Non ne hai? È un problema, ma può essere superato. Internet mette a disposizione di chiunque una valanga di strumenti per migliorare la propria cultura. Non ci sono più gli alibi di una volta. Venti anni fa leggere la prima pagina del quotidiano “Le Monde” era un problema. Adesso, con la connessione alla Rete, posso farlo ogni mattina. È uno dei tanti esempi sciocchi che posso fare, ma che rende bene l’idea.
Credo che se tu hai valore, se hai qualcosa da dire, sia un tuo dovere provarci. Dimostrare che la tua presenza può essere di aiuto. Puoi dare un contributo. Qual è la differenza tra un individuo e un’azienda? A prima vista direi la grandezza.
Però occorre ricordare sempre che il Web permette a chiunque di produrre qualcosa. L’azienda (Amazon per esempio) può produrre fatturati di tutto rispetto.
Tu puoi combinare qualcosa di utile per gli altri. Ma non ci puoi riuscire se non hai valore, oppure te ne stai alla finestra a guardare.
Quando qualcuno ti muove la critica che non ne vale la pena, che appunto ti stai vendendo e pure male, ha ancora in testa un modo di ragionare che deriva anche da una certa educazione scolastica. Quella che dice che xci sono i geni, e poi tutti gli altri.
Siccome non sei Mozart (e non lo sei, giusto?), allora chi ti credi di essere? Cosa pensi di realizzare?
Io non sono certo Tolstoj. Credo nel talento, e poi nella volontà. Alcuni nascono con una quantità di talento quasi schifosa, altri sono simpatici, oppure ne hanno solo un po’.
D’accordo. Non ti stai vendendo. Questa è l’obiezione di quanti desiderano solo convincerti che non hai alcun interesse a emergere.
Ci sono due categorie di esseri su questo pianeta. Quelli che guardano, e criticano.
Quelli che ci provano. E si sporcano le mani.
Se hai delle qualità, meriti di emergere. Non andrai lontano, non finirai in televisione e neppure nei libri di storia. Pazienza. Però non ti sarai accontentato. Ti sarai battuto per emergere dalla massa. Non dirmi che ti sembra poco.