Non tutti i Clint riescono col buco

Creato il 09 marzo 2010 da Emsi

Qualche giorno fa, con Roberta Zelmira e Paolo, siamo andati a vedere Invictus, l'ultima fatica di Clint Eastwood.E' sicuramente gradevole, ben fatto, però mi è sembrato sotto tono rispetto ai precedenti capolavori del Callahan dietro la cinepresa.Freeman è impressionante per come riesce a rendere, anche dal punto di vista fisico, Mandela, però sembra quasi un santino pressochè perfetto quasi a non voler superare la facciata del presidente e l'unico momento "vero", una sorta di strappo, è quando c'è un accenno alla sua famiglia, alla vita privata e ai contrasti in famiglia.Matt Damon non è certo un campione di espressività e di capacità recitativa.Il film scorre, si guarda e si aspetta la fine che già si conosce, anche se la finale tra gli Springboks e gli All Blacks ricorda tanto la partita di calcio di Fuga per la vittoria ... solo che rimane un pò l'amaro in bocca, con un sudafrica da cartolina, con la musica in sottofondo (perchè i neri c'hanno la musica nel sangue) i poliziotti bianchi cattivi che abbracciano il bambino povero di colore ed un apartheid che rimane un pò troppo in disparte, come se fosse un argomento ormai chiuso (eh magari ...) e da non trattare troppo a fondo per non ritirare fuori dolori, polemiche mai sopite e conflitti mai del tutto risolti; soprattutto a pochi mesi dal fischio d'inizio dei mondiali di calcio .... In sala non è neppure mancato l'applauso finale un pò commosso, perchè dopo un film del genere non puoi non sentirti un pò più negro dentro ... almeno finchè non arriva uno di loro a venderti i calzini di spugna mentre sei in fila per un posto in pizzeria; e allora lo scacci infastidito e speri che a nessuno venga mai in mente di fare un film sui pakistani che vendono le rose rosse, sennò sarai costretto a comprarle ...
emsi

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