Come uscire dall’anonimato
In poche parole: non sono i contenuti a far vendere un libro, nemmeno la copertina invitante o un titolo azzeccato, vende il nome dell’autore. E più l’autore ha un nome affermato e più i suoi libri vendono, anche se sono stati in realtà scritti da Ciccio il Meccanico che di letteratura ci capisce tanto quanto io possa capire di trasmissioni e differenziali…
Il caso di Stephen King dovrebbe insegnare. Il Maestro del brivido per un lungo periodo si è affidato alle mani di ghostwriters che avrebbero dovuto cambiare decisamente mestiere e andare a fare gli apprendisti in una data officina (da Ciccio per intenderci) e la qualità dei romanzi è talmente precipitata nell’abisso degli orrori, da svelare a tutti i retroscena che la casa editrice di King aveva cercato in tutti i modi di nascondere. Svelato l’arcano il buon Maestro ha cercato di tirarsi su le maniche, ricominciando a scrivere, dal momento che il suo nome non era più sinonimo di quella qualità narrativa che ormai avevamo imparato a conoscere.
Dunque se non fosse stato per la firma di Stephen King, i suoi ultimi romanzi li avremmo comprati o sarebbero finiti al macero insieme a migliaia di emeriti sconosciuti? Ed ecco che torniamo all’argomento presentato nel titolo. Se sei uno sconosciuto, per quanto tu possa aver scritto il best seller del secolo, saranno ben pochi i lettori che avranno modo di apprezzarlo. Se non hai alle spalle una Casa Editrice in grado di promuoverti in grande stile, sei e rimarrai un autore fra i tanti che hanno tentato (con scarso successo) di percorrere la via del successo, finendo precocemente sul viale del tramonto.
E cosa dovrebbe fare allora un povero autore che non ha la fortuna di essere pubblicato dai “grandi” e non vanta nemmeno parentele altolocate? Il mezzo migliore è quello di iniziare a farsi conoscere nel web attraverso tutti i canali disponibili, ma non spammando a destra e a sinistra il proprio libro, sperando in questo modo di acquisire lettori e di credere nel passaparola, ma interagendo con altri. Torniamo sempre e solo al discorso che se non vi è interazione, non esiste alcun tipo di dialogo e di monologhi, più o meno inutili, è pieno il web. Scrivete articoli, partecipate a gruppi in cui vi sono discussioni e conversazioni aperte, possibilmente interessanti e seguitele. Fatevi conoscere come persone, per ciò che siete e pensate, non per quello che avete scritto. Non cercate di rifilare il vostro libro a chiunque e non tentate di fare promozione a prescindere, anche quando il contesto è di tutt’altro genere. Ho visto autori fare salti mortali da circo per riuscire a trovare un nesso tra un argomento proposto in una discussione e il titolo del suo libro, pur di riuscire a inserirlo.
Ricordatevi che più resterete nascosti dietro alla copertina del vostro libro e più velocemente le persone si dimenticheranno di voi.