"Non venire al campo, perché troverai sbirri nuovi”. Il capitano del Palermo avrebbe sconsigliato al nipote del boss latitante Matteo Messina Denaro di presentarsi agli allenamenti a Boccadifalco.
A rivelarlo è un articolo de La Repubblica. Altre grane per il numero 10 rosanero dopo la batosta di ieri. Miccoli infatti risulterebbe indagato dalla locale Procura in merito all’accesso abusivo a un sistema informatico in concorso con il titolare di un centro Tim.
“La squadra ufficiale della città di Palermo, che ha visto cadere per mano mafiosa magistrati, componenti delle forze dell’ordine, giornalisti, imprenditori ed esponenti politici, non può essere rappresentata e guidata in campo da un soggetto che, secondo le cronache giudiziarie, coltiva amicizie personali con esponenti di primo piano delle famiglie mafiose; addirittura, mettendo a disposizione schede telefoniche per eludere controlli”. Ad affermarlo è il deputato regionale Salvino Caputo.
“Il presidente Zamparini – aggiunge il parlamentare – dovrebbe prendere, dunque, provvedimenti preventivi nei confronti di Fabrizio Miccoli: nell’ultima partita che il Palermo giocherà domenica prossima contro il Parma, per esempio, sarebbe il caso che la fascia di capitano non fosse al braccio del numero 10 ancora in forza nel Palermo”, sottolinea il vicepresidente vicario della Terza commissione legislativa all’Ars.