Non voglio dare un titolo banale tipo “Fiammetta datti fuoco”

Da Valyskitschen

Fiammetta Cicogna. Che imbarazzo di donna. Perchè esiste?, chiediamocelo. Il pubblico non la ama. Di sicuro non è un talento, ma non è neanche uno di quei personaggi discussi, magari odiati, di cui non si riesce a fare a meno, come Belen (che io non odio), o Emanuele Filiberto. E a nessuno importa che sia stata scacciata dal Chiambretti Night, anche se lei cerca di sollevare un polverone che rimane silenzioso.

Fiammetta non si sarebbe presentata a una puntata del programma, per colpa di un volo cancellato e di un biglietto non comprato per assistere a una sfilata di Valentino.  «Non me la sarei persa neanche per il Papa», dichiara fiera e provocatrice. Fiammetta, ma chi ti si incula? «Io sono fatta così, ho sempre mille cose da fare, mille progetti da seguire».

Uno dei nuovi progetti di Fiammetta è il blog che tiene su Libero, il “quotidiano” (lo so, anche io speravo almeno nel glorioso server di posta, no… il “quotidiano”). «E tengo un mio blog sul sito del quotidiano Libero dove parlo di tutto, dalle elezioni alla moda». Da febbraio, Fiammetta ha scritto due post. Uno sulle elezioni, uno sulla moda. Anzi no, su Sanremo.

Avrei dovuto iniziare con una piccola presentazione per farmi conoscere da questo nuovo pubblico di lettori-web, per raccontare l’iter che mi ha portata a scrivere sul blog di un importante quotidiano, motivandone la scelta i come e i perché, ma si sa: il modo migliore per parlare di se stessi è il non parlarne.
Quale occasione migliore per iniziare si poteva presentare a una ragazza amante del giornalismo, nata dalla musica, lanciata sui palinsesti televisivi, con uno spirito critico ciòvane, fresco e cool?

Pensierosa e naturale Fiammetta...

Oh mio Dio! Fiammetta! Fiammetta parla e scrive – addirittura crede di sapersi destreggiare nell’uso della figura retorica chiamata “ironia” – ma non sente, intorno a sè, il continuo palpabile imbarazzo che si viene a creare. Per esempio quando si definisce «di destra, ma anche Hippy». Sì perchè Fiammetta ama la musica rock, ma anche la moda.

Torniamo al blog: il Fiammetta-pensiero su Sanremo è graffiante e originale, offre non pochi spunti di riflessione. Riassumendo: è una manifestazione di cattivo gusto che non premia i talenti e le belle canzoni, non attira un pubblico giovane, una kermesse attorno a cui girano tanti soldi, ma poca qualità. E gli abiti della Clerici erano brutti e i vincitori sono decisi a tavolino. Arguta Fiammetta, non la frega nessuno.

Ti prego, lettore alan.capelli, che hai lasciato il commento:

PAROLE SANTE FIAMMY, per fortuna che tu riesci sempre a trasformare la rabbia e la delusione che l’italia ti passa in fortissimi pezzi di giornalismo giovane. ma giovane per davvero! hai un talento anche nella scrittura. B R A V A continua così!

dimmi che sei ironico!

Secondo e ultimo pezzo, più di un mese dopo. Il titolo Ma è furbo votare contro chi ci sta sulle palle? rivela da subito una certa raffinatezza nell’uso della lingua italina. Il tono scanzonato dell’articolo non nasconde però la certa rabbia per quello che accade in Italia, dove i cittadini sono rei, in tempo di elezioni, di non informarsi sui programmi elettorali, ma semplicemente di “votare contro” il candidato che detestano. Fiammetta ascolta le riflessioni della gente («ho le capacità o la chioma bionda per far parlare chiunque») e va di marchetta: «Ci hanno visto lungo i quotidiani Libero e Il Fatto dedicando le rispettive prime pagine al “voto contro di loro” e al “voto contro di lui”»

Ma il finale è roboante:

Nessuna sana differenza tra il bene e il male, tra il lercio ed il pulito, tra la gavetta [!!!!!! , ndr] e i paracadutati dall’alto. Io stessa sono molto perplessa, ma da inguaribile amante dell’essere umano e convinta sostenitrice della presenza di un po’ di DNA del dimenticato zio Abele in ognuno di noi, continuo sulla strada della buona fede e del “non potrà piovere per sempre”…Positiva?! Molto positiva…forse troppo positiva!

Non capisco!
E lo strazio e l’imbarazzo – che Fiammetta, diciamocelo, si porta dietro – continuano sotto, nei commenti: il fato vuole che, per un errore del sito di Libero, i pensieri dei fan si alternino a post inviati dai lettori per commentare altri articoli del “quotidiano”, a commenti intestati a Filippo Facci, a lamentele della stessa Fiammetta, che, turbata, fa notare come il suo «dare il LA» per la riflessione politica non porti ad alcuna discussione contruttiva, e ad altri spunti troppo tecnici e farciti di dati e numeri troppo tecnici a cui lei non sa rispondere. Ancora imbarazzo. Fiammetta.