Potreste chiedermi "ma che cazzo c'entra tutto questo?", e io vi risponderei col titolo di questo post, ossia che, tristemente ma evidentemente, non voglio sentire il rumore del vuoto.
La mia vita è vuota, priva di senso, persa in un limbo di oscillazione e assenza di gravità, nessun punto fisso, nessuna certezza, nessun vero obiettivo, nessuna persona, nessun affetto...ma io, io SorellaJc, perchè Andrea è già morto dentro ma prima di morire mi ha dato in comando la sua vita, Io non voglio morire, no, assolutamente.
E allora che si fa?
Si lavora per poter andare a Milano, si spende invece che sentire, si corre con lo sguardo fisso invece che accorgersi del vuoto che c'è intorno...o forse si corre via da esso; e si spera, si spera che a Milano si uscirà, si spera che a Milano si tromberà, e si spera che una faccia nuova e uno splendido trench blu mi diano più autostima, e con essa quella carica che Andrea si è portato nella tomba...o meglio che gli hanno rubato, strappata dal petto, delusione dopo delusione, incertezza dopo incertezza.
Ed è proprio di incertezza che si parla, anche io, la somma badessa, a volte, quando sono al massimo della mia convinzione egoica, vengo assalita da dubbi, perplessità, angoscianti domande su inutili cose (tipo ieri sera mi è balzata alla mente la domanda "ma perchè fai tutto questo? Milano, la corsa per le case, i treni, tutto questo avanti e indietro, è un'inutile spreco di energie...", poi ho mandato questa domanda a fanculo, ma capite la pazzia che alberga in me...tutta colpa del cadavere che tengo in vita) e tutto questo non è altro che il sintomo di un'instabilità preoccupante, coperta solo dallo shopping.
E quando questo non sarà più sufficiente?
Bo. Mi auguro solo che ci sia sempre un'altra maglietta da comprare...
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