Mi sono piaciuti tanto questi nonni :) li ho trovati su www.rosalbacorallo.it
Ci prepariamo all'arrivo dei nonni.E' un evento, perchè con la scusa che abitano 250 km più in là (mica dall'altra parte del mondo quindi), ci vediamo poco. A parte il mese che passiamo insieme al mare, durante l'anno le occasioni si contano sulle dita di una mano.
Tant'è.
Diciamo che così è più festa quando ci vediamo, si riducono al minimo le possibilità di scazzo generazionale e anche relazionale.
La preparazione è accuratissima.
Messa in ordine al limite del nevrotico: questo dovrebbe metterci al riparo da piccole frasi, apparentemente innocue, di mia mamma tipo "eh si vede che non hai tempo di stare dietro la casa" che potrebbe voler dire un empatico "non dev'essere facile essere una mamma che lavora", ma che io interpreto sempre come un più realistico "sei sempre stata disordinata".
Pianificazione accurata dei pasti, evitando tutto ciò che non è sano, che è fuori pasto, che non ha forme riconoscibili all'istante: agli occhi dei miei si trasformano sempre in disordini alimentari e un'eco di "dovresti mangiare meglio" che mi rimbomba nella testa.
Questo giro, con la mia svolta vegana, questo punto dovrebbe essere più semplice, anche se non facile sarà spiegare il perchè e il percome di tale svolta e sostenere con evidenza scientifica che non rischio la vita a mangiare solo le piante.
Open camera: cioè permettere a Cigolino la visione di PeppaPig direttamente dal lettone di mamma e papà, che la Tv diventa dominio incontrastato del nonno, sul monocanale Tg24. Stando equidistanti dalle due TV potremo apprezzare Peppa che legge il Tg o al contrario, il giornalista che salta nelle pozzanghere di fango.
Programmazione accurata di un'uscita, GF e io da soli. L'accuratezza sta nel scegliere tra le decine di cose che tralasciamo perchè non affrontabili con un bambino piccolo, dando la priorità a quelle più urgenti. Quindi la nostra uscita romantica più probabile sarà per preventivi di mobili, tanto per intenderci.
Tecniche di trattenimento contro la volontà. I miei sono così, arrivano e partono dopo un giorno. Va da sè che il piacere di averli di vicino e l'utilità della loro presenza non sono apprezzabili, non c'è proprio un'unità di misura per presenze così brevi. Così, mia sorella e io, cerchiamo sempre di inventare cose irrinunciabili a cui non possono dire di no, per fare in modo che si fermino un giorno in più. Solitamente è un qualcosa che ci rivolta contro: tipo un pranzo tutti insieme, invitando anche amici e semplici conoscenti pur di dare l'impressione di un evento. Si finisce col cucinare per un numero inaffrontabile di persone, cosa che non rilassa nessuno.
Altra tecnica collaudata è coinvolgerli in lavori di casa: tipo scegliere le tende, spostare i mobili, rivedere accuratamente il contenuto di armadi e cassetti, ridisegnando gli spazi.
Quello a loro piace un sacco. Da tempo, per noi, sono i personal interior designer.
Va a finire, però, che GF e io passiamo il fine settimana in auto, da un brico all'altro, dall'Ikea al Leroy Merlin e affini. Poi non è comunque ragionevole ristrutturare casa 3 volte all'anno.
Siamo contenti che arrivino i nonni, molto.
Se si fermassero più a lungo sarebbe addirittura meraviglioso.
Potremmo, invento, andare anche al cinema GF e io; concederci una cenetta o semplicemente farci una passeggiata, quelle cose tipo mano nella mano, senza passeggini da spingere, Cigolino da rincorrere e occhio alla macchina, alla gente e al gradino. Cose di cui i genitori hanno bisogno e che spessissimo sono possibili grazie ai nonni. O assoldando MaryPoppins, come dicevo qualche post fa.
Ah dite che a prescindere dalla distanza i nonni dovrebbero sentirsi contenti di dare una mano e quindi palesarsi più spesso e più a lungo?
Uhm. Sì. Ho sentito parlare di questa cosa. L'ho anche accennata ai due diretti interessati. Mi hanno fatto presente che loro vivono al mare, in clima mite e aria buona e se in coscienza potevo chiedere di passare più tempo a Milano.
Ecco.
In coscienza, no.