È doveroso fare questa premessa per introdurre Nonno Egidio e le sue storie. E non credo sia difficile intuirne il motivo: si tratta di un libro da prendere così, senza aspettarsi nulla che non sia una lettura distensiva e priva di significati altri. Non per forza bisogna prendere questo come un punto a sfavore: ci sono periodi in cui le forze mentali sono talmente debilitate da necessitare dosi da coma di multivitaminici; parlo di quei periodi, per intenderci, in cui non si è in grado di applicarsi a un libro perché troppo stanchi e, nonostante la voglia di sfogliare le pagine ci sia, lo sforzo intellettuale richiesto dal romanzo sul comodino è eccessivo e si finisce col desistere. Nonno Edigio no, lui non ti chiede di scervellarti per comprendere il messaggio sotteso a una certa espressione, né il riferimento implicito di un’altra: è così, come lo vedi (citazione ben più bassa della precedente).
Ciò detto, veniamo al dunque. Si tratta di una raccolta di tredici racconti fantastici, magici e fantascientifici. Ci si può imbattere, quindi, in laghi inquietanti, castelli misteriosi, strane fattucchiere, vecchine che sfruttano i poteri delle erbe e ancora tanti altri personaggi di storie prodigiose, che nonno Egidio racconta all’affezionata nipotina in procinto di partire per il nuovo continente.
La penna classica, puntuale e ricca, prodiga di aggettivi e descrizioni, di Antonella Polenta riscatta le trame qualche volta deboli, specie se si pensa che alcuni racconti risentono in parte dell’influsso di fiabe e leggende popolari e, conseguentemente, risultano talvolta prevedibili e chiusi troppo in fretta.
Nonno Egidio e le sue storie è una lettura adatta a chi vuole abbandonarsi al mero piacere del racconto fine a se stesso.
Angela Liuzzi
Antonella Polenta, Nonno Egidio e le sue storie, Gruppo Albatros Il Filo, euro 14,50