Nonostante le rassicurazioni di Draghi Appesantita dai ti...

Da Pukos

Nonostante le rassicurazioni di Draghi

Appesantita dai titoli del comparto bancario e petrolifero. Ancora un rialzo per Finmeccanica ed ennesimo record storico per Campari.

Terzo venerdì del mese, giornata di scadenze tecniche, per le grandi Borse quindi una seduta totalmente anomala, non rientra però in questa categoria Piazza Affari che conclude l’ottava con un’altra debole flessione.

La settimana del dopo-attentato termina con un bilancio positivo per la Borsa milanese (+1,4%), ma le altre Piazze europee hanno performato meglio: Parigi (+2,1%), Londra (+3,5%) e Francoforte (+3,8%), ed allora risulta chiara l’influenza delle scadenze tecniche.

Il nostro Ftse Mib (-0,23%) nell’ottava appena conclusa ha avuto una sola seduta in forte rialzo, per il resto ha dimostrato debolezza, tutt’altra storia, invece, per Londra e Francoforte che sono Piazze decisamente più importanti della nostra.

Se si vogliono fare previsioni per le prossime settimane, però, non guardate alle performance di New York, Francoforte e Londra, anzi, guardatele con sospetto, per fare previsioni è più indicativa la nostra Borsa.

Torniamo così al nostro indice di riferimento, appesantito dalla debolezza del comparto bancario (altro segnale da tenere in grande considerazione), questo il bilancio odierno: Unicredit (-2,08%), Bper (-1,73%), Mediobanca (-1,50%), BpM (-1,35%), Intesa (-1,27%), Ubi Banca (-1,00%), Banca MPS (-0,55%) ed isolato in controtendenza il Banco Popolare (+0,82%).

Debole anche il comparto petrolifero: Saipem (-1,85%), Tenaris (-0,92%) ed Eni (-0,74%).

Settimana da incorniciare, invece, per Finmeccanica (+2,49%) i motivi del boom avuto dal titolo sono noti e fanno felici solo gli azionisti, un fixing come quello odierno (13,56 euro) non si riscontrava dal settembre 2008!!!

Concludono bene la settimana anche Fiat Chrysler (+2,34%) e Telecom Italia (+1,72%).

Guadagnano oltre un punto percentuale anche Terna (+1,38%), Prysmian (+1,23%), Stmicroelectronics (+1,20%) e Salvatore Ferragamo (+1,14%).  

Ed ora concentriamoci su Wall Street soprattutto per capire se effettivamente, con la seduta odierna, siamo giunti a fine corsa.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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