L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.
Il voto a B è sconcertante, l'ennesima puntata di un incubo che sembra non finire mai.
Può darsi che sia stato troppo ottimista a pensare che il Pd avrebbe rimesso a posto le cose, può darsi che abbia ragione chi ha riposto la fiducia in Grillo e compagnia bella. Non posso che augurarmelo.
Per chi ne avesse bisogno come me, affido a De Gregori il compito della leccata di ferite: nonostante tutto, io ci credo ancora.