Nonostante tutto ti amo ancora di Samantha Towle

Creato il 15 febbraio 2016 da Arwen @Arwencz86
Buongiorno Entucci! Sono come al solito latitante, ma tra lavoro e pc fuori uso... il mio tempo sul web è limitato. Prendo oggi in prestito - per un paio d'ore - il pc di mia cugina per postarvi una recensione. "Nonostante tutto ti amo ancora" di Samantha Towle che mi è stato gentilmente omaggiato dalla casa editrice Newton Compton.

Autore: Samantha Towle
Titolo: Nonostante tutto ti amo ancora
Prezzo: 9,90€
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 316
Formato Kindle: 2,99€
Sinossi: Mia Monroe sta scappando. Da una persona che le ha fatto del male. Da un passato che vuole tenere nascosto. Non ha più fiducia nel futuro. Jordan Matthews ama le cose facili. Le donne facili. La vita facile. Poi incontra Mia. Lei è a pezzi e ha sulle spalle il peso più grande che una persona possa sostenere. Ma più Jordan conosce Mia, più si ritrova, per la prima volta nella sua vita, a volere con tutto se stesso qualcosa... qualcuno... lei. E allora la vita non è più così facile. Jordan è tutto ciò che Mia non dovrebbe volere. Un ragazzo poco raccomandabile, arrogante, che fa soldi giocando a poker e rimorchia donne nei bar. Eppure Mia se ne innamora. E allora il passato da cui cercava di fuggire, sembra raggiungerla...

Inizio subito col dire che dopo di me, questo libro lo ha letto mia madre. A lei è piaciuto così tanto che ha espresso il desiderio di rileggerlo già una seconda volta. A me ha fatto veramente pena.
Quindi, come vi dico sempre, prendete con le pinze le recensioni che trovate in giro, perché ogni parere è soggettivo. Togliendo il fatto che è scritto bene, c'è tutto il resto che per me non va. Ci troviamo davanti a situazioni descritte che per me ormai sono diventate surreali.
Perché? Ma perché ormai, trovare personaggi che hanno vissuto momenti drammatici di qualsiasi tipo possiate mai immaginare, sembra diventata una moda. Storia scontata, banale, a tratti ripetitiva; a metà libro sapevo già come sarebbe andata a finire. Dove sono finiti quei bei libri che ti lasciano col fiato sospeso fino alla fine e che ti coinvolgono facendoti "patteggiare" per l'uno o l'altro personaggio? In questa storia non ho trovato nulla che mi facesse dire: "Cavolo! Io avrei fatto così!", oppure: "Brava, così si fa!" No, nulla di tutto ciò.
La protagonista, Mia Monroe, è la classica ragazzina che nonostante la vita dura che l'ha segnata (il rapporto col padre), non fa nulla per reagire e aspetta il classico "salvatore" che la tiri fuori dalla spirale di depressione (e qui sto usando una parola forse troppo forte) e invece si ritrova a girare sempre in tondo, ripetendo le stesse cose.
I personaggi maschili del libro? I classici adoni muscolosi e affascinanti che hanno la testa solo per dividere le orecchie e che ragionano solo ed esclusivamente con il cervello che si ritrovano sotto la cintola. La lettura diventa ridicola quasi da subito e se volete farvi quattro risate allora sì, compratelo.
L'autrice del romanzo ha pensato di inserire dei capitoli narrati dal punto di vista del protagonista maschile, Jordan, bello ma idiota al metro cubo che non fa altro che pensare a come potersi fare la ragazza, a dove potersela fare (e mi scuso per la volgarità).
Descrive il suo fondoschiena e non aggiungo altro... Jordan fa ragionamenti senza senso e da emerito deficiente. Le frasette tipiche delle ragazzine: "Oh ma lui è un duro!"... forse l'autrice pensava di attirare l'attenzione scrivendo cose di questo genere? Forse per lei erano frasi d'effetto, ma io le ho trovate stupide e volgari. A mio parere, è difficilissimo per una donna scrivere dal punto di vista maschile e se Samantha Towle pensa di saperlo fare... beh, si sbaglia di grosso!
Pessimo, veramente pessimo racconto. Prima di iniziare a leggerlo ho cercato varie recensioni online e vi giuro, che non ne ho trovata nessuna negativa, ma proprio nessuna. Mi chiedo quindi il motivo di tanto successo e soprattutto mi sorge un dubbio: Possibile mai che io sia l'unica a cui non è piaciuto questo libro?
Come si spiegano le valanghe di recensioni che vedo spiattellate in giro dove elogiano questa storia? E non di gente comune, ma di blogger a cui come me, il libro è stato gentilmente omaggiato. Pensano che solo perché è stata la Newton Compton ad inviarlo, debbano per forza scrivere pareri positivi?
Pensano forse così di fare "bella figura con loro? Io sono per la sincerità, sempre e comunque. Anche le critiche fanno bene, se fondate e costruttive. Io non sono una scrittrice e non sono nessuno per puntare il dito, ma dico la mia sempre e comunque proprio come ho fatto adesso.
Il "lecchinaggio" non mi appartiene. Detto questo ripeto: non fatevi mai condizionare da ciò che leggete in giro. Un libro, non può mai e poi mai piacere a tutti allo stesso modo. E' umanamente impossibile.
Ringrazio ancora una volta la casa editrice Newton Compton per avermi gentilmente omaggiato di questo libro.


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