Ma non sono la fotografia e la Sicilia i protagonisti di Noos. Renzo, a Favignana per un servizio fotografico, incontra il vecchio amico Roberto, da questo semplice riavvicinamento prende vita un’avventura irreale, quasi inconsistente, difficile da accettare.
Roberto, assieme alla sorella e ad altre persone, naviga da mesi il Mediterraneo all’inseguimento di una sfera e una balena, l’intento è rivivere l’Odissea per far arrivare a casa Ulisse.
Un romanzo molto particolare, a tratti onirico, capace di cullarti nelle meraviglie della Sicilia per catapultarti tra le grinfie di Polifemo, navigare sulle acque sicure di una bella amicizia per poi abbandonarti al destino e volontà della Maga Circe.
Un esperimento interessante, difficile, come difficile è unire un poema sublime, L’Odissea, alla quotidianità.
Mi ritrovavo a trentanove anni senza prospettive, senza un ingaggio e senza punti di riferimento, come un marinaio alla deriva senza più una rotta da seguire. Ma bastava questo a spiegare la mia voglia – quasi un desiderio – di scappare via dal mondo?
Trascorsi buona parte del giorno immerso in questi pensieri, la faccia sprofondata in una piccola pozza di sabbia che gli scogli avevano pensato bene di trattenere.
Unico difetto, se di difetto si può accennare, i dialoghi, a volte, mancano di naturalezza, sembrano legnosi, un botta e risposta più teatrale che narrativo.
Titolo: Noos. Il canto del mondo
Autore: Graziano Versace
Editore: Ciesse Edizioni
Anno: 2012
Prezzo: Cartaceo Euro 16,00; eBook Euro 5,00