Ho sempre guardato molta televisione. Quando ero piccolo a volte fingevo d'avere la febbre per riuscire a rimanere a casa per godermi tutti i telefilm che venivano trasmessi solo di mattina. Di sera, invece, subito dopo cena con la mia famiglia abbiamo sempre avuto l'abitudine di guardare i film che venivano programmati sui vari canali. Ai tempi, sto parlando di circa 26 anni fa, non c'era la scelta di titoli e di canali che abbiamo oggi e, quindi, si guardava quel che c'era senza troppi problemi.
Crescendo, questa passione per film e telefilm non mi è passata, anzi, si è rafforzata. Anche se gli anni sono passati e sono diventato più "adulto" appena un film inizia provo sempre quel sentimento di eccitazione tipico dei bambini. Stessa identica cosa per quanto riguarda le serie televisive. Una vera passione!
Le immagini, i personaggi, i dialoghi, i luoghi che fanno da sfondo a tutte le scene, le incredibili storie che molti di noi possono solo sognare di poter vivere un giorno: non è questa magia? Forse non sarete d'accordo , il mondo si muove troppo velocemente e molte volte non troviamo il tempo per fermarci ad osservare, ma se solo iniziassimo a guardare, non solo con gli occhi, ma anche con la mente, queste parole non sarebbero prive di significato. Non voglio e non posso credere che ci sia qualcuno che non si sia mai emozionato o che non sia riuscito a far volare la fantasia e sognare almeno un po con un film o una serie televisiva. Mi autorizzo a dire: impossibile!
Gli attori poi, se particolarmente bravi e capaci di trasmettere la loro passione per ciò che stanno facendo, svolgono una parte importantissima nel processo che porta un film ad emozionare il pubblico. Il regista, che ha il difficile ruolo di dirigere il tutto, di trasformare in storia e sequenza, battute scritte sopra ad un copione. Ma chi c'è veramente dietro a tutto questo? Proprio lui, il regista? No, anche se la sua bravura è fondamentale. Prima non mi ero mai posto la domanda, ma diventando un divoratore visivo di FICTION in molte delle sue forme, ho incominciato chiedermi: ma chi scrive le battute degli attori? Chi decide come dev'essere la scena, il set? Da dove arriva l'immagine che poi il regista trasformerà in un movimento di persone, chiamata scena?
Con questo post è proprio ad una di queste persone che voglio dedicare un piccolo omaggio semplicemente raccontandovi un pò di più sul suo conto: Nora Ephron.Nora Ephron è per me una specie di idolo. Una di quelle persone che hanno fatto moltissimo per il cinema e la televisione. Ha dedicato la sua vita a raccontare la materia di cui essa stessa ne è composta, attraverso i suoi racconti ed i suoi scritti, regalandoci scene che ancora oggi non riusciamo a toglierci dalla mente, come se fossero parte dei nostri ricordi. Questo è possibile solo attraverso il dono di chi, come la Ephron, riesce a fotografare la realtà e a tradurla prima in parole e dialoghi e, successivamente, in immagini.Come da una delle sue interviste che potete trovare
qui, racconta il processo che l'ha portata a diventare una grande scrittriceLa madre era una sceneggiatrice ( così come il padre ), una donna di polso, ricorda la stessa Nora, e molto determinata nel trasformare tutti i suoi figli in futuri scrittori. Ovviamente senza imporre nessun obbligo, per evitare l'effetto contrario, ma iniziando a farli diventare prima grandi lettori, facendoli vivere in un ambiente circondato da libri. Per sviluppare la loro fantasia, aveva iniziato a non ascoltare nessun avvenimento accaduto ai suoi figli, a meno che, non fossero riusciti a trasformarlo in una e vera propria storia con un perfetto finale.
Tutto è materiale, diceva, qualsiasi cosa, un giorno, potrà servire a scrivere una magnifica storia di successo. Se ci pensate bene questa è la base del lavoro di uno scrittore, cercare materiale nella quotidianità, attorno a se, per poi trasformare ed utilizzare il tutto in modo che la "finzione" prenda il posto della vita stessa per poter emozionare e rendere l'esistenza di alcuni personaggi ancora più vera e possibile di quella che la vita gli possa offrire.Molti di voi penseranno che possa essere un modo un po forte di spingere i propri figli in una certa direzione, ma se pensate ai risultati che
Nora Ephron ha raggiunto nella sua vita, beh, sono sicuro che il vostro punto di vista possa cambiare.Tutti questi insegnamenti la Ephron li ha trasformati in veri tesori, strumenti di lavoro con i quali iniziare la sua carriera di scrittrice.Uno dei suoi più grandi successi editoriali come "HEARTBURN, AFFARI DI CUORE", è l'esempio perfetto per testimoniare quello che è stato detto fino ad ora. In questo romanzo, la sua autrice, ha descritto e romanzato uno dei momenti più difficili della sua vita, il divorzio con il suo secondo marito Carl Bernstein, dal quale ha avuto due figli, che è poi divenuto un film di successo con
Meryl Streep e Jack Nicholson. In molti casi, nei vari libri di scrittura creativa che ci sono in commercio, uno dei punti principali che li accomuna tutti è l'insegnamento primario: scrivete sempre quello che conoscete, scrivete sempre cose che appartengono alla vostra vita direttamente o indirettamente.Avendo letto la maggior parte dei libri di Nora Ephron, devo ammettere che è senza ombra di dubbio uno dei migliori consigli che si possa dare ad un aspirante scrittore.
Nel bestseller "I FEEL BAD ABOUT MY NECK" tradotto in "IL COLLO MI FA IMPAZZIRE. TORMENTI E ABITUDINI DELL'ESSERE DONNA", descrive come il suo corpo sia cambiato negli anni, invecchiando, senza aver nessun filtro ma raccontando esattamente la realtà, cosa che la rende simile a tutti i suoi lettori, creando con questo effetto il suo successo.Questo è sempre stato l'ingrediente segreto di questo incredibile personaggio, così nei suoi film così come nei suoi libri, dall'inizio della sua carriera sino ad arrivare ad uno dei suoi ultimi lavori "I REMEMBER NOTHING..."
Un libro, questo, che sembra più un memoir dell'età avanzata, del progredire della propria malattia ( in modo molto velato ) e della modernità in tutti i suoi pregi e difetti. Un libro che ho letto con il sorriso sulle labbra, fino all'ultima pagina. Ho riso molto, risate che sono uscite spontaneamente, possibili solo grazie alla bravura di un'autrice come la Ephron.A prima vista, ad un occhio poco attento, si potrebbe trattare di leggere solo un mero elenco di cose e situazioni che tutti noi viviamo nella nostra vita quotidiana. Tutto quello che è stato scritto in questo libro potrebbe appartenerci in un modo o nell'altro a chi più a chi meno, forse solo alcuni capitoli, ma è lo specchio di noi stessi. La bravura di Nora Ephron è esattamente questa, riuscire a trasformare anche i gesti più semplici e ripetitivi in un racconto che può intrattenere fino alle lacrime. Sempre in una delle sue interviste, la scrittrice racconta la base della comicità: se scivoli su una buccia di banana, la gente riderà di te, ma se sei tu a raccontare il fatto, le persone rideranno con te e tu diventerai il vero protagonista. Innumerevoli poi i suoi lavori da regista e da sceneggiatrice, in alcuni casi, per lo stesso film. Eccone una piccolissima parte:
- This is my life, regista ( 1992 )
- Insonnia d'amore, regista e sceneggiatrice ( 1993 )
- Agenzia salvagente, regista ( 1994 )
- Michael, regista e sceneggiatrice ( 1996 )
- C'è posta per te, regista e sceneggiatrice ( 1998 )
- Magic Numbers, numeri fortunati, regista ( 2001 )
- Vita da Strega, regista e sceneggiatrice ( 2005 )
- Julie & Julia, regista e sceneggiatrice ( 2009 )
- Silkwood, sceneggiatrice ( 1983 )
- Heartburn, affari di cuore, sceneggiatrice ( 1986 )
- Harry ti presento Sally, sceneggiatrice ( 1989 )
- Avviso di chiamata, sceneggiatrice ( 2000 )
Nora Ephron ha, per la maggior parte della sua carriera, ambientato i suoi racconti nella sua cara New York City, che ha visto la sua nascita il 19 maggio 1941. Sempre nella sua New York City, il 26 giugno del 2012, purtroppo Nora ci ha lasciato, portata via dalla
Leucemia. Un grandissimo vuoto che sarà difficile colmare.