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NORD CAUCASO: Una vittima della verità, ucciso Khadzhimurad Kamalov

Creato il 22 dicembre 2011 da Eastjournal @EaSTJournal

di Valentina di Cesare

NORD CAUCASO: Una vittima della verità, ucciso Khadzhimurad KamalovA concludere la violentissima ondata di terrore che ha colpito in tutto il 2011 il piccolo stato caucasico del Daghestan, è stata l’uccisione del noto giornalista Khadzhimurad Kamalov. A pochi passi dalla sua redazione, Kamalov è stato freddato da 14 colpi di pistola e per il giornalista non c’è stato nulla da fare.

Un agguato avvenuto secondo un metodo “classico”, messo in opera da un esperto tiratore. La “beffa” di quest’ennesimo assassinio è tanto triste quanto crudele: Kamalov aveva appena partecipato ad una serata di commemorazione per i giornalisti russi uccisi dal potere. Arriva così a quattro il bilancio dei giornalisti uccisi nell’ex Unione Sovietica durante quest’anno, e paradossalmente il numero sembra rincuorare l’opinione pubblica, da sempra abituata a fare i conti con cifre ben più alte.

La colpa di Kamalov? Quella di fare il suo mestiere senza abbassare mai la testa alle logiche intricate della Federazione Russa. Aveva fondato il settimanale “Chernovik” nel 2003, ne aveva impedito il fallimento svariate volte soprattutto grazie al personale impegno economico. Il suo giornale si distinse da subito per le importanti inchieste sulla corruzione dei poteri locali e sugli abusi di potere da parte delle forze dell’ordine, ree di aver compiuto omicidi e torture ai danni della popolazione civile. La federazione Russa si riconferma come uno degli stati in cui la libertà di informazione è costantemente in pericolo, i giornalisti che come Kamalov svolgono il proprio mestiere senza farsi condizionare dalle logiche del potere, sono tristemente consapevoli dei rischi che corrono.


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