Nord-Kivu(Rep.Dem del Congo) / Scuole saccheggiate

Creato il 20 dicembre 2012 da Marianna06

 Nel corso degli ultimi attacchi delle milizie degli M23 e anche in precedenza, esattamente a partire dal mese di aprile scorso, sono state saccheggiate nel Nord-Kivu almeno più di 600 scuole.

Questo significa che , fino ad oggi, oltre 240 mila tra scolari e studenti non hanno più potuto seguire con regolarità le lezioni.

La guerra , purtroppo, è anche questo e ne dà notizia in merito l’Unicef, cioè l’agenzia delle Nazioni Unite per l’Infanzia.

La conflittualità dei giorni scorsi, quelli più vicini nel tempo, ha prodotto nientemeno che lo spostamento sul territorio di circa 130 mila persone, le quali, alla ricerca di un rifugio, durante l’esodo forzoso, si sono accampate anche nelle scuole.

Essendo le aule utilizzate come cucine, dormitori o altro (persino luoghi di stoccaggio per le munizioni), gli arredi sono andati totalmente o parzialmente distrutti.

Libri e banchi all’occorrenza, per il freddo gelido delle interminabili notti africane, sono stati talora impiegati per fare fuoco e potersi poi scaldare alla fiamma.

Ora è necessario arredare con suppellettili  e non solo le scuole ( indispensabili sono,ad esempio, banchi,sedie e lavagne ma pure carte geografiche,gesso, quaderni e libri)  per consentire una normale ripresa della didattica.

Quello, però, che preoccupa maggiormente è il notevole ritardo accumulato, che potrebbe far perdere l’anno scolastico a parecchi dei bambini e dei ragazzi.

Si consideri che frequentare le scuole un po’ in tutta l’Africa, e non solo in Congo,  generalmente costa parecchio caro in tasse, divisa e quel minimo di attrezzatura indispensabile, alle modeste possibilità delle famiglie del luogo .Per cui il danno è piuttosto grosso in tutti i sensi.

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)