Norimberga è una città che affonda le sue radici nell’alba della storia umana, ma le prime testimonianze scritte risalgono circa all’anno 1000 dopo Cristo, quando risplendeva di tutta la grandezza l’impero dei Franchi. Questa città è sempre stata importante fino al periodo del tardo Rinascimento, quando tutte le istituzioni vennero portate in quel di Monaco. Tra le due città, infatti, sembra non correre buon sangue proprio per questo motivo. Campanilismo tedesco a parte, Norimberga resta un gioiello da gustarsi con gli occhi e con la mente. La città vecchia è un piccolo grande tesoro, visitabile nella sua interezza a piedi e con lentezza.
Partiamo dalla stazione ferroviaria: fiere e forti troverete lì davanti le mura della città e l’entrata a quello che un tempo era l’armeria, o meglio il Waffenhof, come viene chiamato qui. È bene premettere che tutto ciò che vedrete nella città vecchia, salvo qualche edificio, è stato prontamente ricostruito dopo la Seconda Guerra Mondiale.
All’inizio degli anni Quaranta Norimberga era un cumulo di macerie, ma venne perfettamente restaurata grazie alle testimonianze scritte e dipinte relative alla sua grandezza passata. Ogni pietra è tornata al suo posto, ogni tetto ricostruito com’era, ogni parete ridipinta degli stessi colori e con lo stesso splendore che qui risiedeva prima della follia della guerra. Il Waffenhof ora è sede di un piccolo mercatino. Nella stessa zona troverete anche una piccola birreria tradizionale che propone prodotti molto gustosi.
Uscendo dal Waffenhof ci si trova in Königstrasse, asse portante del centro storico. Ai suoi lati troverete alcuni hotel storici, birrerie e molti negozi.
Io vi consiglio di non farvi scappare la Metzegerei Walk, un vero e proprio tempio della cucina locale: qui potrete gustare ottimi panini e risolvere il vostro pranzo con meno di tre euro!
Non ci potrebbe essere panorama più imponente della Lorenz Kirche, all’ombra della quale potete sedervi e digerire un po’. Se siete fortunati, riuscirete a sentire anche uno dei concerti di campane migliori della zona. Proseguendo sempre dritti vi ritroverete sopra un ponte: guardate alla vostra destra e quello che vedrete non sarà semplicemente un edificio ad arcate costruito sopra l’acqua, bensì il primo vero ospizio della storia. Si racconta che un farmacista (ai tempi si sarebbe chiamato “speziale”) di Norimberga, al momento della sua morte, lasciò i suoi averi alla comunità affinché venisse costruito un luogo adatto a passare la vecchiaia.
Ancora pochi passi dopo il ponte ed ecco che compare Piazza del Mercato, sulla quale si affaccia l’antica chiesa Frauenkirche. Qui si possono comprare prodotti ottimi e prelibati, giusto per toglierci qualche sfizio prima di ammirare il vero tesoro di questa piazza: la Fontana Bella o Schöner Brunnen. Questa fontana riporta Norimberga nella leggenda, tra amanti dal destino difficile e antiche credenze: si dice che chi compia un giro intorno alla fontana potrà realizzare tre desideri e chi compie tre giri avrà molti figli!
Ancora qualche passo e la strada comincia a ergersi in salita, proprio dove troverete ad accogliervi un grande pittore tedesco. Sto parlando di Albrecht Dürer, protagonista del Rinascimento tedesco, che proprio qui era nato ed abitava. In questa zona del centro storico c’è la sua casa museo, che vale davvero una visita anche se non siete dei cultori esperti d’arte: questa è infatti una delle poche case storiche della città a non essere crollata sotto i bombardamenti della RAF durante la guerra. La casa di questo artista si affaccia su una piazza molto graziosa. Da qui partono anche i camminamenti sulle mura e, sempre da qui, è possibile raggiungere il Kaiserburg, dove un tempo risiedeva l’imperatore. Grazie all’efficiente servizio di noleggio di biciclette pubbliche, assaporare questo lato della città è ancora più facile e piacevole.
Io vi lascio qui, ad ammirare la bellezza di una città che è stata capace di risorgere dalle sue ceneri, ancora più bella e imperiale di prima.
Fotografie di Gianluca Vecchi
Giovy
Classe 1978, sbrindola, poliglotta e viaggiatrice per indole. Nasco e cresco in Veneto, divento grande in Svizzera per poi coltivare le gioie del cuore in Emilia. Mi sento un po’ la Mary Poppins dei viaggi: sempre ottimista e con mille proposte e soluzioni in tasca per percorrere tutti i kilometri possibili. Tutto il resto è un viaggio ancora da vivere e da raccontare.
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