Ci sono periodi strani, in cui ciò che dovrebbe essere straordinario (una gita al mare, per esempio) non ti colpisce così tanto come la vita di tutti i giorni.
Sì, sabato siamo andati a Chiavari. Forse il cielo un po' velato, forse il fatto che ero partita con il mal di testa, forse il fine ciclo. Non sono stata male, tutt'altro: mi sentivo felice e fortunata, ma in modo oserei dire normale (se esistesse la normalità in questo genere di cose).
Ieri invece è stata una banale domenica come tante: sveglia, colazione, lavatrice, compiti. Le solite cose di tutti i giorni, nella solita casa di tutti i giorni.
Eppure il mio ricordo è come se fosse più luminoso: i miei bambini che giocano, Luca che lavora nell'orto, i gatti che si godono il sole e la nostra presenza, il nuovo scialle che ho sui ferri.
Mi fa persino tenerezza pensare ad Amelia che non voleva perdersi un solo secondo di Junior Masterchef.
E oggi non vedo l'ora di tornare a casa.