Norvegia. L'arrivo a Bodo e il carpaccio di balena.

Da Sorelleinpentola
Milano - Oslo.Oslo - Bodo.
Questa la tappa del primo giorno in Norvegia. I miei compagni di viaggio, Bianca (ufficio stampa Norge) e Danilo Angè, che i foodies conosceranno benissimo, in quanto grande chef e volto televisivo.
 - vista dall'aereo su Oslo, con fiordo ghiacciato -
Bodo è un paese inquietante. Ci accoglie un clima autunnale, con cielo grigio con vento e pioggia costante. Silenzio. Non sento rumori e la gente ci guarda come fossimo mosche bianche.
Non è un posto turistico questo. E per questo so già che mi piace.
Dal mio albergo la vista è questa:
- Bodo -
- menu del ristorante dell'albergo -
La cena è in un piccolo ristorante proprio accanto all'albergo. L'ambientazione ricorda quella di un pub irlandese, ma è il menu tipicamente norvegese (creato dallo chef Roy Magne Berglund) a fare la differenza.

Ordiniamo un piatto unico a base di carne, ma due antipasti assolutamente da provare: carpaccio di balena e lingua di merluzzo fritta.
 

L'halibut e lo stoccafisso invece li teniamo per i prossimi giorni.

Ecco i piatti:
- carpaccio di balena -
- lingua di merluzzo fritta -
Il carpaccio di balena ottimo. Gusto molto deciso che facilmente poteva confondersi con un taglio di carne affumicata. Buono il condimento e giusta la scelta di tagliarlo in fettine non troppo sottili.La lingua mi ha lasciato qualche dubbio sulla consistenza. Non amo il gusto "galloso e gelatinoso", anche se, devo ammettere, avvolto in pastella e poi fritto, convince anche una scettica come me.
Il post lo interrompo qui per esigenze di sveglia all'alba domattina. Vi anticipo che domani sarò in barca alle Lofoten, dove pescheremo e mangeremo pesci mai visti dalle nostre parti, quindi tenetevi pronti per un breve resoconto domani sera.
A domani,C.

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