Il mare non è che un contenitore, avvolgente e leggero, che trattiene e che lascia liberi di muoversi, nello stesso tempo. E' una madre dalla quale far ritorno e che ti aiuta, con amore e comprensione, a restare a galla.
E' per questo motivo che, al termine di un viaggio e al culmine della stanchezza, quando vedo questo enorme specchio azzurro, in presenza di questa assoluta precedenza, cessa qualsiasi fame e ogni minimo accenno di sonno. La nuova urgenza è toccare l'acqua, immergersi e perdersi.
Il mare è il passato che torna, la mia prima forma di vita, buia e misteriosa, precedente a questa attuale.
E' la nostalgia, il dolore che causa ogni volta il ritorno a ciò che si è amato a da cui abbiamo ricevuto il medesimo amore.