L’uso dei flashback da una fosca cornice a Noodles, interpretato con finezza e maturità da Robert de Niro, e ai suoi compagni di sempre Cockeye, Patsy e Max. Si va dagli Anni Venti al tramonto del Proibizionismo per finire agli Anni Sessanta quando Noodles, ormai anziano, torna a New York.
La parte della gioventù, ambientata nel brulicante quartiere ebraico, possiede i toni nostalgici del romanzo. Questa linea narrativa si ricollegherà all’età adulta dell’incipit, più dura e incattivita dai tempi, in cui l’anima di Max, corrotta dall’avidità, comincia a entrare in contrasto col più moderato Noodles, che al contrario non possiede grandi ambizioni. Infine il blocco posizionato nel 1968 ci porta in una New York radicalmente mutata, che mostra come gli antichi gangster, cambiato volto, siano diventati l’anima della politica americana.
E attraverso l’ultima grande battuta di Noodles, intravediamo Leone accomiatarsi dicendoci “E’ solo il mio modo di vedere le cose”.